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Dal presidente Iren Luca Dal Fabbro il nuovo libro edito da Rubbettino

Competitività, sicurezza e resilienza ambientale: le tre priorità per “proteggere il futuro”

«Prima di tutte le trasformazioni economiche, politiche e tecnologiche, la più importante sarà nella nostra capacità come esseri umani di immaginare nuove soluzioni»
 |  Green economy

È stato presentato oggi a Roma il nuovo libro Proteggere il futuro, firmato dal presidente di Iren Luca Dal Fabbro per i tipi di Rubbettino, con una prefazione a cura dell'ambasciatore Giampiero Massolo.

Si tratta di un saggio che si propone di affrontare in modo analitico i temi cruciali della sicurezza energetica e della resilienza economica, inserendoli nel contesto delle tre transizioni globali - energetica, digitale e geopolitica – che stanno ridefinendo le coordinate della politica internazionale e dell’economia mondiale.

«Nel contesto attuale dominato da instabilità politica internazionale, competizione per le risorse strategiche, impatti del cambiamento climatico, target ambiziosi di decarbonizzazione, è necessario che gli Stati, le imprese e le organizzazioni cambino approccio – argomenta Dal Fabbro – Qualsiasi decisione deve infatti seguire tre priorità fondamentali: la competitività economica, la sicurezza nelle sue molteplici accezioni (continuità degli approvvigionamenti, autonomia strategica, difesa) e infine la resilienza ambientale.  Prima di tutte le trasformazioni economiche, politiche e tecnologiche, la più importante sarà nella nostra capacità come esseri umani di immaginare nuove soluzioni per le sfide che si presenteranno sempre più serrate. Così come è stato per i nostri antenati, anche per la nostra e le future generazioni sarà il pensiero la chiave per continuare a prosperare, possibilmente sempre più in armonia con il nostro pianeta e i nostri simili per garantire il bene comune, unica strada verso un futuro globale pacificato».

Si tratta di un approccio non solo teorico, perché partecipata a maggioranza pubblica Iren sta cercando già di calarlo sui territori dove opera, come in Toscana. Nel Polo impiantistico di Casa Rota a Terranuova Bracciolini, nel cuore del distretto orafo aretino, Valdarno Ambiente – società del gruppo Iren – ha presentato lo scorso dicembre un unicum a livello europeo: il primo impianto per ricavare materie prime critiche e metalli preziosi attraverso un processo di riciclo a basso impatto ambientale, a partire da schede elettroniche provenienti da rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (Raee).

Le cosiddette materie prime critiche sono quei materiali (34 critici e 17 strategici, per l’esattezza) che l’Ue ha messo al centro del Critical raw materials act, recentemente acquisito nella normativa italiana da uno specifico decreto legge. Dallo sviluppo delle materie prime critiche dipende il 32% del Pil italiano, la competitività industriale (non solo nei settori della green economy) e la sicurezza strategica nazionale. Circa un terzo di questi materiali critici possono arrivare dal riciclo e l’hub RigeneRare messo in piedi da Iren – in seno al quale s’inserisce l’impianto appena inaugurato – è il passo più concreto fatto finora dall’Italia per raggiungere quest’obiettivo. La strada è ancora lunga, ma l’inizio è proprio qui in Toscana.

Redazione Greenreport

Greenreport conta, oltre che su una propria redazione giornalistica formata sulle tematiche ambientali, anche su collaboratori specializzati nei singoli specifici settori (acqua, aria, rifiuti, energia, trasporti e mobilità parchi e aree protette, ecc….), nonché su una rete capillare di fornitori di notizie, ovvero di vere e proprie «antenne» sul territorio.