
Con un voto bipartisan, l’Abruzzo ha detto no al gasdotto Snam caldeggiato dal governo Meloni

Con un voto bipartisan, l’Abruzzo ha detto no alla realizzazione del gasdotto Snam che dalla Puglia, passando per la provincia dell'Aquila, dovrebbe arrivare in Emilia Romagna. La Regione, governata dal centrodestra, ha mandato un segnale inequivocabile: in commissione Ambiente è stata approvata all’unanimità una risoluzione presentata dal consigliere di opposizione Pierpaolo Pietrucci (Pd) che impegna i vertici del Consiglio regionale a «sostenere in tutte le sedi istituzionali, la posizione di assoluta contrarietà della Regione Abruzzo al progetto 'Linea Adriatica'».
Pietrucci già in passato si era scagliato contro l’opera «inutile e pericolosa» voluta dalla Snam, in particolare sui 106 chilometri di metanodotto che dovrebbero attraversare aree appenniniche ad elevato rischio sismico. «La Snam aveva rinviato il progetto al 2034, ma l’attuale Governo di centrodestra lo ha riattivato. È nostro dovere – aveva Pietrucci in aula già a inizio maggio – far valere il ruolo delle istituzioni locali, che devono attestare la compatibilità di quest’opera con i territori. La Regione Abruzzo ha già espresso la propria contrarietà con ben sette delibere di Giunta in passato».
La comunanza di posizionamento politico, però, aveva fatto pensare più volte che la maggioranza di centrodestra che governa la Regione non sarebbe andata fino in fondo contro i desiderata del governo Meloni. Oggi, invece, è arrivata una conferma di senso opposto: l’«assoluta contrarietà» della giunta regionale abruzzese dovrà essere sostenuta in tutte le sedi, locali e nazionali.
