Arera, da gennaio cambia passo la regolazione della qualità tecnica nel settore dei rifiuti urbani (Rqtr)
L’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente (Arera) ha approvato, con la Delibera 374/2025/R/rif dei giorni scorsi, la regolazione della qualità tecnica nel settore dei rifiuti urbani (Rqtr), che intende promuovere la graduale transizione delle diverse gestioni verso modelli a maggior rendimento ambientale e minori impatti; rafforza gli incentivi alla corretta valorizzazione della circolarità delle risorse, contribuendo ad aumentare la disponibilità di materie prime seconde per il settore manifatturiero; estendere il set di indicatori introdotti dalla deliberazione 387/2023/R/rif, consolidando l’infrastruttura immateriali di dati sulle performance delle gestioni.
«Secondo l’Arera – riassume nel merito Assoambiente, l’associazione nazionale che riunisce le imprese dell’economia circolare – il ruolo della regolazione della qualità tecnica nel settore dei rifiuti urbani è quello di contribuire a un disegno del settore in grado di raggiungere gli obiettivi prefissati, assicurando la sostenibilità economica, ambientale e sociale nel medio e lungo termine, e favorendo scelte di programmazione del servizio a livello locale che possano essere valutate anche sotto il profilo dei risultati ottenuti rispetto agli obiettivi da raggiungere, in termini ambientali e industriali».
Più nel dettaglio, per orientarsi tra i principali aggiornamenti introdotti dalla Delibera 374/2025/R/rif, Assoambiente ha messo a disposizione un agile vademecum che li riassume:
- modificata la definizione di “frazioni non ammesse al riciclo” (FNAR) e introdotte le definizioni di “frazione organica”, “frazione umida”, “flussi di imballaggio”, “impianto misto” e “punti di raccolta stradali”;
- estensione del set di indicatori di qualità tecnica, in particolare, il macro-indicatore:
R1– Efficacia dell’avvio a riciclaggio delle frazioni soggette agli obblighi di responsabilità estesa del produttore, è ora sostituito dall’efficacia dell’avvio a riciclaggio degli imballaggi;
R2 – Efficacia dell’avvio a riciclaggio della frazione organica;
R3 – Efficienza tecnico – ambientale della gestione che si baserà sulla Carbon Footprint;
- verifica del conseguimento degli obiettivi annuali di miglioramento e mantenimento per i macro – indicatori R1 e R2 sarà effettuata a partire dal 2028 e successivamente ogni 2 anni;
- maggiore integrazione con la regolazione tariffaria per favorire trasparenza, efficienza e sostenibilità ambientale;
- approccio graduale e asimmetrico, con semplificazioni per piccoli gestori e sistemi pluricomunali;
- calcolo semplificato degli indicatori con l’uso di valori di default nei casi di carenza informativa.
Le nuove disposizioni entreranno in vigore a partire dal 1° gennaio 2026 e riguardano tutti i soggetti operanti nella filiera.