Grazie Giuseppe, buon vento Chiara: Greenpeace Italia ha una nuova direttora
Dopo oltre tre lustri in cui è cresciuta grazie alla guida attenta di Giuseppe Onufrio, adesso Greenpeace Italia ha una nuova direttora esecutiva designata: Chiara Campione. Sarà affiancata per un breve periodo di passaggio di consegne dal direttore uscente, ma la rotta ormai è segnata.
«Greenpeace Italia è in buone mani – commenta a caldo Onufrio, fisico di formazione e palermitano come Campione, dal 2009 nel ruolo di direttore esecutivo dell’associazione ambientalista – Chiara Campione ha una lunga esperienza, non ha bisogno dei miei consigli. Ha compiti non facili, perché dovrà rafforzare le campagne prioritarie e anche stabilizzare economicamente l’organizzazione. Ma sono certo che, con l’aiuto di tutta l’organizzazione, ce la farà».
Laureata in Scienze agrarie e dottorata in Sistemi agrari arborei e forestali, dopo alcuni anni di esperienza nella cooperazione internazionale Chiara Campione si è unita a Greenpeace Italia nel 2007, ricoprendo ruoli di responsabilità crescente: da responsabile della campagna Foreste al coordinamento di team nazionali e internazionali per le campagne contro il fast fashion e i cambiamenti climatici. Emblematico il suo recente impegno nel progetto Giusta causa contro Eni: una delle più grandi sfide legali mai intraprese da Greenpeace Italia.
Nel 2024, Campione ha assunto il ruolo di co-direttora del Programma dell’organizzazione ambientalista: nell'ambito di questo ruolo ha avviato una riorganizzazione integrando il dipartimento Campagne con quello Comunicazione & Engagement. Esperta di strategie di campagna corporate e lobbying, Chiara ha accumulato anni di esperienza nella negoziazione con grandi aziende e multinazionali portando Greenpeace a vincere molte battaglie e dimostrando capacità di pressione e di influenza verso il processo istituzionale.
«Pippo ha guidato Greenpeace con coraggio e lucidità per un lungo periodo – sottolinea nel merito Campione – A lui va la mia gratitudine, personale e politica, per la strada che ci ha indicato e per la coerenza con cui ha difeso l’indipendenza, la radicalità e la voce libera di Greenpeace in anni non facili. Continuare questo percorso significa portare avanti una visione che intreccia rigore scientifico, impegno civile e capacità di costruire futuro».
Chiara Campione entra in funzione in un momento che più delicato non potrebbe essere: «Le prospettive per l’ambiente e la transizione energetica si sono fatte più fosche rispetto solo a pochi anni fa», commenta la nuova direttora esecutiva. «Il mondo brucia, in Africa, in Ucraina, in Medio Oriente, e non solo. La strage di Gaza ci ricorda che non c’è pace senza giustizia, e che i diritti delle persone non possono essere messi tra parentesi. Ambiente, diritti, libertà: sono fili intrecciati della stessa trama e non possono essere separati. Ed è da qui che vogliamo ripartire: trasformare le ferite del presente in un orizzonte nuovo. Pace, diritti e pianeta non sono slogan, ma la bussola che ci tiene insieme davanti a un sistema che sembra spezzato. Su questa rotta continueremo a mantenere la barca di Greenpeace».