Semiconduttori, i progetti TSMC avanzano in Europa ma serve più trasparenza sugli impatti
Attraverso la grande joint venture conosciuta come European Semiconductor Manufacturing Company (ESMC), il colosso internazionale dei semiconduttori TSMC (Taiwan Semiconductor Manufacturing Company) è attualmente concentrato nella costruzione del suo primo stabilimento europeo in Germania (nella città di Dresda) insieme a Bosch, Infineon e NXP.[1] Come ha potuto già riferire l’agenzia di stampa Reuters, nell’ambito di questa joint venture, la TSMC possiede la maggioranza delle quote di partecipazione che ammontano al 70%, mentre gli altri tre partners europei resta il 10% ciascuno.[2]
Viene in rilievo un dato molto importante, cioè quello relativo all’investimento totale che ammonta a oltre 11 miliardi di euro, di cui circa 5 miliardi coperti in forma di sussidio dallo Stato tedesco e dall’UE.[3] Inoltre, la timeline del progetto è molto precisa: i lavori di costruzione sono iniziati un anno fa, precisamente ad agosto 2024, mentre è previsto che la produzione prenderà avvio entro la fine del 2027.[4] Gli obiettivi dichiarati sono due, ossia: (i) rafforzare la produzione europea di semiconduttori per i settori automobilistico e (ii) industriale, con creazione di circa 2.000 posti di lavoro diretti.
Al contempo, la TSMC afferma che intende continuare la sua azione di espansione globale. Infatti, oltre agli stabilimenti industriali in Germania, Giappone e USA, la TSMC ha anche un piano di apertura nell’area industriale di Usti (Brno Industrial Park) che esattamente si trova nella parte settentrionale della Repubblica Ceca a poca distanza da Germania (vedi Dresda) con focus sulla produzione di chip per intelligenza artificiale.[5] Ed effettivamente, sta proseguendo senza ostacoli reciproci, grazie alle sue enormi capacità di investimento.[6]
Ma sfortunatamente non è tutto oro quello che luccica. Difatti, occorre prestare attenzione a determinati ostacoli ambientali e diverse questioni legali che vengono alla luce. In primo luogo, l’approvazione del gigantesco sussidio di 5 miliardi di euro era vincolata al fondo Climate and Transformation Fund tedesco. Successivamente, nel novembre 2023, la Corte Costituzionale della Repubblica Federale tedesca ha avuto modo di ordinare il reindirizzamento di 60 miliardi di euro da un fondo pandemico al fondo clima, mettendo in bilico la copertura finanziaria per progetti come ESMC.[7] Così, solamente a dicembre 2024, il governo centrale tedesco ha confermato ufficialmente l’impegno a coprire l’investimento con 5 miliardi di euro previsti.[8]
In secondo luogo, l’impatto ambientale è ancora da documentare. Cosa alquanto strana finora non si sono registrate proteste o opposizione da parte di gruppi ambientali locali. Si può solo evidenziare il fatto, di non poco conto, che i comunicati ufficiali si concentrano su benefici tecnologici, economici e di sicurezza della filiera. Ad oggi non c’è nessuna menzione concernente l’impatto ambientale negativo, la sostenibilità degli investimenti.
Alla luce di quanto sopra riportato, si pongono degli interrogativi: quali sono le prospettive future? Gli investimenti integrano i principi di sostenibilità evitando le violazioni derivanti anche dal diritto internazionale ed europeo?[9]
Occorre effettuare una valutazione preliminare. Se da un lato, il progetto mira a garantire sovranità tecnologica e sicurezza delle catene di fornitura europee con tecnologie avanzate e potenzialmente meno impattanti, dall’altro lato, l’impatto ambientale di una fabbricazione di massa aumenta significativamente le emissioni da costruzione e infrastrutture e i consumi di energia e di acqua.
Da qui la necessità di maggiore trasparenza per portare alla luce misure per ridurre l’impatto ambientale diretto (consumi, gestione dei rifiuti tossici, protezione della biodiversità), in particolare per quanto riguarda la progettualità sulla quale è ancora oggi possibile agire con maggiore incisività, ovvero quella in Repubblica Ceca. È urgente che la comunità internazionale e i media indipendenti, ma soprattutto le istituzioni tedesche e europee richiedano piani dettagliati su consumi energetici, uso acqua, gestione degli scarti e compensazioni ambientali. Applicando la direttiva UE sull’Informazione Ambientale (Aarhus Regulation), si può richiedere l’accesso a documenti di valutazione di impatto ambientale (VIA) e dati sulla sostenibilità. Quindi, governo tedesco e Commissione EU potrebbero ufficialmente richiedere una full disclosure che riguarda i costi energetici, l’utilizzo dell’ammontare di certe quantità d’acqua, e informazioni su ciclo rifiuti e sistemi di compensazione ambientale. Un approccio che resta valido anche per l’apertura dello stabilimento in Repubblica Ceca (Usti) ritenuta essere best location in termini di logistica e price-production performance.
Il progetto di TSMC e dei suoi partners europei è sicuramente una scommessa geopolitica, industriale e ambientale. Ma fino a oggi c’è stato scarso controllo effettivo sugli impatti ambientali. Se aumentare l’autonomia strategica del Vecchio continente sul fronte dei semiconduttori è un imperativo, così come lo è riportare in patria produzioni che rischiano di compromettere l’ambiente altrove – a causa di filiere meno attente alla sostenibilità –, è necessaria maggiore trasparenza per minimizzare gli impatti a livello locale. E un dibattito pubblico fondato su dati precisi sarebbe un ottimo modo per iniziare.
[1] www.taipeitimes.com/News/front/archives/2023/08/09/2003804456?.com
[2]www.reuters.com/technology/eu-approves-5-bln-euro-german-aid-esmc-semiconductor-plant-dresden-2024-08-20/?.com
[3]www.digitimes.com/news/a20241217PD218/tsmc-germany-government-financing-investment.html?.com; www.reuters.com/technology/eu-approves-5-bln-euro-german-aid-esmc-semiconductor-plant-dresden-2024-08-20/?.com
[4] www.taipeitimes.com/News/front/archives/2024/08/21/2003822536?.com
[5]https://czechinvest.gov.cz/en/Homepage/News/August-2025/Taiwanese-leader-in-battery-systems-opens-European-base-in-Prague
[6] www.trendforce.com/news/2025/07/17/news-tsmc-accelerates-2nd-arizona-fab-production-ramp-up-schedules-for-japan-germany-undisclosed/?.com
[7]www.trendforce.com/news/2023/11/27/news-tsmcs-fab-in-germany-progress-reports-potential-setback-in-manager-selection/?.com
[8] www.bosch-semiconductors.com/stories/starting-signal-for-state-of-the-art-chip-factory-esmc-in-dresden/
[9] Vedi la Convenzione di Espoo 1991, nonché il quadro normativo UE come la Direttiva EIA (2011/92/UE) e il Regolamento (UE) 2020/852 sul “Do No Significant Harm” (DNSH).