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La lotta di Carmignano contro il glifosato

Il paese dove oltre il 50% dei terreni è coltivato a biologico con un’ordinanza del sindaco vieta l’uso del pesticida
 |  Inquinamenti e disinquinamenti

Il sindaco di Carmignano, il comune della provincia di Prato, fa notare con orgoglio il risultato raggiunto con oltre il 50% dei terreni coltivati in modo naturale, una percentuale che è oltre 5 punti sopra la media dell’insieme dei distretti toscani. Un risultato raggiunto, dice Edoardo Prestanti, grazie anche all’ordinanza “che da anni, emulato da una manciata di Sindaci in tutta Italia e senza mezzi e risorse adeguate ad analizzare e perseguire eventuali illeciti, continuo a prendermi la responsabilità di firmare per evitare lo spargimento del glifosato.

L’utilizzo dell’erbicida è ancora molto diffuso e anzi come fa notare lo stesso sindaco si assiste a un aumento con risultati ben visibili soprattutto nelle campagne. “Con questa ordinanza voglio dimostrare, aggiunge Prestanti, che anche un Amministratore locale può intervenire, e quando lo fa, contribuisce ad ottenere risultati tangibili e misurabili. Ovviamente in sinergia con tutti i soggetti coinvolti.

Nel solo territorio di Carmignano la superficie coltivata è del 33,65% che si estende per 1.023,38 ettari. Più della metà, ovvero il 𝟓𝟑,𝟐% 𝐛𝐢𝐨𝐥𝐨𝐠𝐢𝐜𝐨 corrispondente a 544,71 ettari tra superfici bio o in conversione verso il bio.

Redazione Greenreport

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