
Il dipartimento dell’Energia Usa spinge per l’export di gas, il Sierra club: «Danno economico e ambientale»

Alla fine del 2024 il dipartimento dell’Energia degli Usa (United States Department of energy, Doe) ha pubblicato un rapporto sulle esportazioni di gas naturale liquefatto (Gnl), un combustibile fossile che arriva ad avere un’impronta di carbonio pari a tre volte quella del carbone, nonostante venga presentato come una fonte energetica “di transizione”. Come già segnalato in quell’occasione, un aumento delle esportazioni del Gnl statunitense significa produrre un danno per la stessa economia a stelle e strisce. Nella presentazione dello studio si afferma che le quantità già approvate per l'esportazione di Gnl equivalgono a circa la metà dell'attuale produzione totale di gas naturale degli Stati Uniti. E aumentare ancora l’export di Gnl avrebbe come conseguenza quella di aumentare la ricchezza di chi possiede le infrastrutture petrolifere, ma «un'ampia gamma di consumatori nazionali di gas naturale, dalle famiglie agli agricoltori all'industria pesante, si troverebbe ad affrontare prezzi più elevati a causa dell'aumento delle esportazioni». Questo, dal punto di vista economico. Ma poi c’è l’aspetto ambientale, di cui tener conto.
Ieri l'amministrazione Trump ha pubblicato la sua risposta ai commenti pubblici su quello studio del Doe riguardante le esportazioni di Gnl. E il segretario all'Energia Chris Wright ha afferma che l'agenzia inizierà ora a emettere ordini finali per le domande nuove e in sospeso, nonostante le analisi e i calcoli abbiano evidenziato che le esportazioni di Gnl sostituiranno le energie rinnovabili, aumenteranno i prezzi dell'energia e contribuiranno ai disastri climatici.
Come denuncia negli Stati Uniti il Serra club, le esportazioni di gas sovralimentano il cambiamento climatico, distruggono gli ecosistemi locali, inquinano le comunità e alimentano i costi interni. Il direttore della Beyond fossil fuels policy della prestigiosa associazione americana, Mahyar Sorour, sottolinea: «Gli studi rilasciati sotto l'amministrazione Biden hanno mostrato chiaramente ciò che già sapevamo sui danni delle esportazioni di Gnl. Questa risposta dell'amministrazione Trump segue la chiusura di un periodo di commenti pubblici in cui l'industria dei combustibili fossili ha tentato di riscrivere i risultati critici e imparziali del rapporto originale. Per quanto si sforzi di nasconderlo, il Doe di Trump non può celare la verità: l'aumento delle esportazioni di Gnl non è semplicemente nell'interesse pubblico. I fatti sono chiari: le esportazioni di Gnl aumentano i costi della bolletta energetica degli americani, sono disastrose per le comunità in prima linea, aumentano i danni alla salute pubblica e perpetuano la crisi climatica. Gli amministratori delegati delle grandi compagnie petrolifere e del gas sono gli unici beneficiari di un'approvazione dei progetti di Gnl».
