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Togliere le cime abbandonate sulla scogliera dell’Enfola: dopo il naufragio della Fugro Mercator sono ancora lì

La denuncia di Legambiente Arcipelago toscano: «Sembrano essere state “scordate” all’interno di un Parco nazionale»
 |  Inquinamenti e disinquinamenti

Sulla scogliera del promontorio dell’Enfola, nell’area dove il 23 marzo è naufragata la nave da ricerca Fugro Mercator battente bandiera delle Bahamas, sono state segnalate a Legambiente Arcipelago Toscano diverse lunghe cime, probabilmente frutto dei lavori di soccorso e disincaglio.

Le cime di diverse dimensioni e colori risultano in alcuni punti aggrovigliate alla scogliera in alto, mentre scendono pericolosamente verso il mare con possibili rischi per animali e navigazione.

Inoltre, le lunghe cime sembrano essere state “scordate” all’interno di un Parco nazionale e di una Zona di protezione speciale e Zona speciale di conservazione dell’Unione europea.

Legambiente Arcipelago toscano chiede che si proceda al più presto alla rimozione delle cime dalla scogliera dell’Enfola.    

Legambiente Arcipelago Toscano

È la più importante e diffusa associazione ambientalista delle isole toscane e - fondata nel 1983 - uno dei circoli più vecchi e conosciuti del Cigno Verde in Italia. E’ stata protagonista – anche nel durissimo confronto con gli antiparco- dell’istituzione del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano ed è l’Associazione che più vigila sulla politica urbanistica e amministrativa delle Isole. Legambiente Arcipelago Toscano organizza trekking e feste che hanno al centro la biodiversità e la difesa del territorio, gestisce l’Aula VerdeBlu della Zona umida di Mola e il Santuario delle farfalle Ornella Casnati e con i suoi volontari che cerca per tutta l’estate cercano le tracce di nidificazione delle tartarughe marine.