
Aspettando Festambiente, a Talamone liberato dai rifiuti un tratto di scogliera

Nel fine settimana si è tenuta a Talamone la prima tappa del tour estivo #aspettandoFestambiente, l’iniziativa itinerante promossa da Legambiente in vista della storica manifestazione nazionale Festambiente, in programma dal 6 al 10 agosto nel cuore della Maremma.
La giornata si è aperta con una grande azione di pulizia ambientale lungo la costa nell’area del Parco della Maremma, in direzione Cala di Forno, con partenza dal porto di Talamone nel Comune di Orbetello, coinvolgendo il tratto di competenza del Comune di Magliano. Decine di volontari hanno preso parte all’attività utilizzando barche, canoe e SUP per liberare il tratto di costa dai rifiuti, in un gesto concreto di tutela e sensibilizzazione collettiva.
«Queste giornate – spiega Angelo Gentili della segreteria nazionale di Legambiente – dimostrano quanto sia fondamentale il coinvolgimento diretto delle persone nella salvaguardia del nostro patrimonio naturale. Non possiamo più permetterci di rimanere spettatori. Con #aspettandoFestambiente vogliamo costruire un percorso di consapevolezza e azione concreta, coinvolgendo cittadini, turisti e istituzioni per un futuro davvero sostenibile. Talamone è solo l’inizio di un’estate di mobilitazione e impegno. Il ringraziamento va al Comune di Orbetello per aver intrapreso percorsi all’insegna della sostenibilità sia sul fronte del turismo che dello sviluppo a trecentosessanta gradi. Grazie anche a Banca TEMA, da sempre al nostro fianco, per aver reso possibile l’organizzazione della mattinata».
Nell’ambito dell’annuale indagine di Legambiente, nel 2025 sono state campionate 63 spiagge italiane – quasi il doppio rispetto all’edizione del 2024, quando erano 33 – distribuite in 13 Regioni. I dati raccolti sono preoccupanti: su una superficie complessiva di 196.890 metri quadrati, sono stati trovati e catalogati 56.168 rifiuti, con una media di 892 rifiuti ogni 100 metri lineari di spiaggia.
Come negli anni precedenti, la plastica si è confermato il principale nemico delle spiagge italiane, rappresentando il 77,9% degli oggetti rinvenuti (43.776 su 56.168 totali). Seguono il vetro/ceramica con l’8,3%, la carta e cartone (4,3%), i metalli (3,6%) e il legno (2,4%). Tra gli oggetti in plastica, spiccano i prodotti monouso e gli attrezzi da pesca e acquacoltura: nonostante la Direttiva SUP (Single Use Plastics) ne abbia vietato la vendita già tre anni fa, questi rifiuti rappresentano ancora il 40,5% del totale. Particolarmente invasivi anche i mozziconi di sigaretta, che costituiscono il 7,5% del totale, con una media di 7 ogni 10 metri lineari di spiaggia. Altro rifiuto persistente sono i cotton fioc in plastica, che rappresentano il 5,6% del totale nonostante siano stati messi al bando in Italia dal 2019.
Quando i rifiuti si trovano in aree difficilmente accessibili o non facilmente bonificabili, è fondamentale mettere in atto azioni virtuose e partecipate, come quella svolta a Talamone, che dimostrano come l’impegno collettivo e la responsabilità civica possano fare la differenza nella tutela delle coste.
