
Via libera al riesame dell’Aia per l’ex Ilva di Taranto, senza piano di decarbonizzazione

La Conferenza dei servizi per il riesame dell’Autorizzazione integrale ambientale (Aia) dell’ex Ilva di Taranto si è concluso ieri con esito positivo, grazie all’approvazione del parere istruttorio conclusivo da parte del ministero dell’Ambiente, ma con la contrarietà espressa dagli enti locali – Regione Puglia, Provincia di Taranto, Comune di Taranto e Comune di Statte – anche a causa della mancata sottoscrizione dell’Accordo di programma sul piano di decarbonizzazione dell’impianto.
«Con il riesame dell’Aia rafforziamo il presidio ambientale su uno dei siti industriali più complessi del Paese – rassicura il ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto – Le prescrizioni previste dalla Commissione (sono 470, ndr) assicurano il miglioramento delle performance ambientali, in coerenza con gli obiettivi di decarbonizzazione e con la necessaria tutela della salute dei cittadini».
L’Aia prescrive 6 milioni di tonnellate annue di produzione all’ex Ilva per 12 anni, ma è un atto di fatto transitorio, in attesa che venga siglato anche l’accordo sul piano di decarbonizzazione, su cui continua la trattativa con il Governo: il prossimo appuntamento in agenda al ministero delle Imprese è il 31 luglio, dunque l’Aia appena aggiornata potrebbe vedere avviata una nuova revisione già dal prossimo mese.
Nel frattempo, in Conferenza Legambiente «ha ribadito – come spiega il giornale del Cigno verde, La nuova ecologia – la sua preoccupazione e contrarietà rispetto al procedimento di rilascio, ritenuto opaco e incapace di offrire le risposte necessarie in termini di tutela della salute pubblica, protezione ambientale e riconversione industriale».
