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Non solo petrolio e gas: con l’arrivo di Trump, negli Usa è aumentato anche il consumo di carbone

Lo rileva l’americana Energy Information Administration (Eia): nel primo trimestre del 2025, l’uso del più inquinante combustibile fossile è stato superiore del 18% rispetto al primo trimestre del 2024
 |  Inquinamenti e disinquinamenti

«Il consumo di carbone negli Stati Uniti nel primo trimestre del 2025 è stato superiore del 18% rispetto al primo trimestre del 2024». Inoltre, «nella nostra ultima previsione energetica a breve termine, prevediamo che le centrali elettriche a carbone degli Stati Uniti rimarranno relativamente ben rifornite fino alla fine del prossimo anno». A segnalarlo è la Energy Information Administration, che stima per gli impianti elettrici statunitensi una riserva di 124 milioni di tonnellate di carbone stipate a fine giugno, che consentirebbero un consumo di circa 1,3 milioni di tonnellate al giorno. Non c’è dunque solo il rilancio del petrolio e del gas, con il ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca. Oltre al «drill, baby, drill», ora si sta appalesando anche una rinascita del ricorso al carbone.

L’agenzia statistica e analitica del Dipartimento dell’energia degli Stati Uniti prevede che i giorni di combustione di carbone varieranno tra circa 90 e 120 giorni da qui alla fine del 2026, ovvero circa un mese di carbone in più rispetto a quanto le centrali elettriche avevano in loco tra il 2019 e il 2022.

Sebbene le scorte di carbone presso le centrali elettriche statunitensi siano diminuite nel corso di tutto il 2024, l’Eia segnala che anche il consumo di carbone nel settore elettrico statunitense è diminuito da allora, quindi la misura dell'offerta in giorni di combustione rimane relativamente elevata. Riflettendo questa situazione di offerta, le spedizioni di carbone alle centrali elettriche, molte delle quali avvengono su rotaia, sono diminuite, in linea con il consumo di carbone nel settore elettrico statunitense.

Il problema, sottolineato sempre dall’agenzia statunitense, è che la diminuzione a lungo termine del consumo di carbone negli Stati Uniti si invertirà nel 2025. L’Eia spiega che ciò è dovuto principalmente a causa della crescente domanda di elettricità e della maggiore competitività del carbone nel settore dell'energia elettrica: «Con l'aumento dei prezzi del gas naturale nel primo trimestre del 2025, il carbone è diventato più competitivo». L’agenzia statunitense evita di dire che sarebbero ben più competitive dal puro punto di vista economico le rinnovabili, oltre non dannose per l’ambiente. Così come non cita i tagli a eolico e solare imposti dall’amministrazione Trump, da ultimo con la legge fiscale. Ma un dato, l’agenzia americana, non può nasconderlo: «Il consumo di carbone negli Stati Uniti nel primo trimestre del 2025 è stato superiore del 18% rispetto al primo trimestre del 2024».

Redazione Greenreport

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