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Conclusa la Keep clean and run 2025, oltre 500 kg di rifiuti raccolti in corsa lungo la Via Francigena

Cavallo: «Aver incontrato oltre 2000 persone lungo il cammino è la vera vittoria, significa che sempre più persone credono in un futuro più pulito e condiviso»
 |  Inquinamenti e disinquinamenti

Si è conclusa a Benevento l'undicesima edizione del Keep clean and run, il plogging più lungo del mondo ideato dall'eco-runner Roberto Cavallo: un viaggio di comunità e partecipazione lungo 338 chilometri da Albano Laziale a Benevento.

Cavallo ha attraversato in sei tappe la Via Francigena del Sud, raccogliendo entusiasmo, partecipazione e soprattutto rifiuti: durante l'intero percorso sono stati raccolti e avviati al riciclo circa 500 kg di rifiuti abbandonati, oltre 1 kg per ogni chilometro percorso. Un dato che testimonia quanto il problema dell'abbandono dei rifiuti sia ancora diffuso, ma anche quanto possa essere d'impatto l'azione concreta di ciascuno di noi.

L'evento ha coinvolto oltre 1500 studenti delle scuole del territorio, 550 cittadini tra co-runner e rappresentanti di associazioni sportive e ambientali, e 37 amministrazioni comunali, che hanno accolto e accompagnato Roberto in decine di momenti di animazione territoriale e azioni di pulizia.

«Questo viaggio lungo la Via Francigena del Sud mi ha regalato emozioni profonde – commenta Cavallo – Ogni tappa, ogni incontro, ogni sorriso dei ragazzi che hanno corso con me ha confermato che il cambiamento è possibile, e nasce dalla volontà di prendersi cura dei luoghi che abitiamo. Aver raccolto oltre 500 kg di rifiuti in sei giorni è un dato che ci deve far riflettere, soprattutto perché rappresentano una percentuale piccolissima di quanto ho potuto vedere, ma aver incontrato oltre 2000 persone lungo il cammino è la vera vittoria: significa che sempre più persone credono in un futuro più pulito e condiviso. Il plogging non è solo sport, è un gesto d'amore verso il nostro territorio».

Redazione Greenreport

Greenreport conta, oltre che su una propria redazione giornalistica formata sulle tematiche ambientali, anche su collaboratori specializzati nei singoli specifici settori (acqua, aria, rifiuti, energia, trasporti e mobilità parchi e aree protette, ecc….), nonché su una rete capillare di fornitori di notizie, ovvero di vere e proprie «antenne» sul territorio.