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Programma Life, dall'Ue 63,8 milioni di euro per 6 progetti ambientali

Co-finanziato anche uno italiano, per 17,3 milioni di euro
 |  Natura e biodiversità

Sei "progetti integrati" individuati all’interno del programma Life per l'ambiente sono stati co-finanziati oggi dall’Unione europea: su una dotazione di bilancio complessiva di 108,7 milioni di euro, 63,8 arriveranno da Bruxelles. I "progetti integrati" – ricorda con l’occasione la Commissione europea – sono stati concepiti per attuare la legislazione ambientale su scala più ampia e aumentare l'impatto dei finanziamenti per i piani elaborati a livello regionale, multiregionale o nazionale; in particolare, tali progetti potrebbero mobilitare e coordinare più di 1 miliardo di euro in finanziamenti complementari provenienti sia da fondi agricoli e regionali dell'Ue, sia da finanziamenti nazionali e privati.

I sei progetti co-finanziati oggi riguardano altrettanti paesi: Belgio, Germania, Italia, Polonia, Finlandia e Regno Unito. Per quanto riguarda lo Stivale, lo stanziamento – pari a 17,3 milioni di euro – è indirizzato al progetto Gestire 2020, il cui obiettivo è la creazione di una struttura di gestione integrata per il raggiungimento degli obiettivi di conservazione, stabiliti nelle direttive Habitat e Uccelli, per la rete regionale Natura 2000 in Lombardia.

«Ecco un esempio dell'Europa che investe direttamente nella qualità di vita dei suoi cittadini – è il commento di Karmenu Vella, commissario Ue per l'Ambiente, gli affari marittimi e la pesca – Per affrontare al meglio le grandi sfide in materia di salute e di ambiente - dall'inquinamento idrico e atmosferico alla perdita di biodiversità, le politiche esistenti devono lavorare puntando a obiettivi condivisi. I progetti integrati vanno esattamente in questa direzione».

Redazione Greenreport

Greenreport conta, oltre che su una propria redazione giornalistica formata sulle tematiche ambientali, anche su collaboratori specializzati nei singoli specifici settori (acqua, aria, rifiuti, energia, trasporti e mobilità parchi e aree protette, ecc….), nonché su una rete capillare di fornitori di notizie, ovvero di vere e proprie «antenne» sul territorio.