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107 anni fa venne istituito in Svezia il primo parco europeo

Oggi è la Giornata europea dei parchi: in Italia coprono l'11% del territorio nazionale

Realacci: «Tra i più importanti in Europa. Ci vive la metà delle specie vegetali e un terzo di quelle animali continentali»
 |  Natura e biodiversità

È la Giornata europea dei parchi: il 24 maggio del 1909 venne istituito in Svezia il primo parco europeo, aprendo così la stagione della tutela e della pubblica fruizione dei beni naturali in epoca moderna. Un’occasione importante per ricordarci che l’ambiente, inteso come intreccio inimitabile di natura, storia, cultura, creatività, è uno dei nostri beni più preziosi e come tale va tutelato e difeso con impegno e passione.

I Parchi nazionali e regionali e le altre aree protette sono lo strumento fondamentale per conservare il nostro patrimonio ambientale e paesaggistico, la nostra straordinaria biodiversità e per promuovere forme di sviluppo locale orientate alla sostenibilità e alla qualità territoriale. Come ricorda anche Legambiente nel dossier sulla biodiversità, circa la metà delle specie vegetali (7830) e un terzo di tutte le specie animali (58.000) presenti in Europa vivono in Italia. Parchi e riserve naturali terrestri e marine sono circa l’11% del territorio nazionale. Oggi i parchi insieme alle nostre città d’arte e ai tanti paesaggi italiani sono un elemento costitutivo dell’identità nazionale, dell’immaginario collettivo, di come il mondo ci guarda.

Il valore di Parchi e aree protette è ormai riconosciuto e declinato in termini di servizi eco-sistemicI che offrono, di beni naturalistici e culturali che custodiscono, di patrimonio di esperienze e di buone pratiche accumulato negli anni e anche in termini di volano per lo sviluppo in chiave green. I nostri parchi sono anche un presidio di legalità contro bracconaggio e interessi mafiosi, come dimostra il recente attentato al presidente del Parco dei Nebrodi in Sicilia.

Sempre i parchi sono uno di quegli ingredienti indispensabili su cui l’Italia deve puntare per guardare con fiducia al futuro e rilanciare la buona economia. Un’economia più a misura d’uomo, che valorizza radici e tradizioni, prodotti tipici, coesione sociale, qualità della vita e capacità di innovare nella tradizione.

di Ermete Realacci, presidente della commissione Ambiente della Camera

Redazione Greenreport

Greenreport conta, oltre che su una propria redazione giornalistica formata sulle tematiche ambientali, anche su collaboratori specializzati nei singoli specifici settori (acqua, aria, rifiuti, energia, trasporti e mobilità parchi e aree protette, ecc….), nonché su una rete capillare di fornitori di notizie, ovvero di vere e proprie «antenne» sul territorio.