
Giornata di formazione sui nidi di tartarughe marine Caretta caretta all’Acquario di Talamone

Oggi all’Acquario di Talamone (Gr) si è svolta una giornata di formazione per avere tutte le informazioni su come agire in caso di nidificazione delle tartarughe Caretta caretta.
La sede dell’Acquario, che ospita il Centro di primo soccorso per le tartarughe marine in difficoltà Tartanet, è anche un Punto informativo dell’Osservatorio Toscano per la biodiversità ed ha tra i suoi compiti anche quello di formare e informare gli operatori sulle tematiche che riguardano l’ecosistema marino e le politiche di salvaguardia, in particolare sugli animali protetti ed in via di estinzione come le tartarughe Caretta Caretta, che vivono nel mar Mediterraneo.
Al Parco regionale della Maremma sottolineano che «Fino a pochi anni era difficile registrare la presenza di nidi di tartarughe marine sulle coste italiane e laddove se ne verificava la presenza erano comunque le coste delle regioni meridionali. Da qualche anno a questa parte invece anche le coste toscane sono state interessate da questa straordinaria presenza e dunque è necessario farsi trovare preparati. Dopo il nido di Scarlino nel 2013, quello di Giannella del 2015, il falso allarme dello scorso anno sulla spiaggia del Chiarone, la rete di Enti e volontari che intervengono in queste circostanze ha deciso di organizzare una giornata formativa per apprendere da chi ha più esperienza le migliori modalità d’intervento in caso si presentasse- come da tutti auspicato- un nuovo caso di nidificazione l’estate prossima».
Infatti, alla giornata di formazione organizzata dal Parco e dall’Osservatorio, con il patrocinio del Comune di Orbetello, hanno partecipato tutti i soggetti impegnati nella rete di soccorso, a partire dalle Capitanerie di Porto, Regione, Arpat, università di Siena e Istituto zooprofilattico sperimentale Lazio e Toscana, il Parco Regionale della Maremma e la rete di associazioni ambientaliste e di volontari che sono intervenuti in questi anni per garantire le necessarie attività di sorveglianza e monitoraggio nei siti di nidificazione lungo le nostre spiagge. Un intervento importante è stato proprio quello di Maria Denaro, dell’associazione Caretta Calabria Conservation, che opera attivamente per la protezione della fauna e della flora associata agli ambienti marino costieri, e come obiettivo principale la salvaguardia della popolazione di tartaruga marina Caretta caretta, su cui ha una lunga esperienza di intervento e monitoraggio dei nidi.
A fine mattinata è stata liberata in mare “Guelfa” una tartaruga ospite del Centro Tartanet gestito dal Parco della Maremma. E che era arrivata al Centro Tartanet il 17 novembre 2016 dal Centro di Recupero di Piombino, dopo essere stata recuperata in mare da un peschereccio. È una piccola tartaruga, del peso di appena 4 kg, che è arrivata al centro con problemi respiratori e di movimento. Ora nuota perfettamente, fa apnee regolari ed è dunque pronta per tornare in libertà.
La liberazione è avvenuta dal Bagno delle donne, alla presenza di tutti i partecipanti della giornata di formazione con la speranza che torni un giorno a nidificare sulle coste maremmane.
