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E’ in corso la prima indagine su vasta scala sui cetacei che vivono nel Mediterraneo (VIDEO)

All’Accobams Survey Initiative partecipano anche Ispra e ministero dell’ambiente
 |  Natura e biodiversità

Si stima che il Mediterraneo, nonostante rappresenti appena l'1% dei mari del mondo, ospiti quasi il 10% della biodiversità marina mondiale e balene e delfini sono una componente essenziale del patrimonio naturale dei Paesi mediterranei e del Mar Nero e svolgono un ruolo essenziale nel mantenimento dell'equilibrio degli ecosistemi marini.

Delle 21 specie di cetacei avvistate almeno una volta nel Mediterraneo e nel Mar Nero, 11  sono considerate regolarmente presenti e la maggior parte di loro sono classificate "in via di estinzione", una delle categorie di rischio più alte della Lista Rossa Iucn.  Le minacce alle balene e ai delfini del Mediterraneo provengono soprattutto dall rischio di collisioni con il traffico marittimo, dalle catture accidentali nelle attrezzature da pesca, dal degrado dell'habitat, dai disturbi acustici e dall'inquinamento chimico.

Per migliorare la comprensione dello stato di conservazione dei cetacei nel Mediterraneo, il Segretariato permanente dell'Accordo sulla conservazione dei cetacei nel Mar Nero, nel Mar Mediterraneo e nell'area atlantica contigua (Agreement on the Conservation of Cetaceans in the Black Sea, Mediterranean Sea and Contiguous Atlantic Area  - Accobams) ha progettando e sta portando avanti l’Accobams survey initiative (Asi), che vede il sostegno di un comitato direttivo del progetto composto da Regional Activity Center for Specially Protected Areas (Unep/Map/Spa-Rac), Iucn Center for mediterranean cooperation, Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra), Agence française pour la biodiversità (Afb), e Pelagis IS Observatory dell’université del  La Rochelle.

Xavier Sticker, presidente di Accobams e ambasciatore della Francia per le questioni ambientali, sottolinea che «Questo progetto rappresenta uno sforzo innovativo e senza precedenti per migliorare la conservazione dei cetacei e dei loro habitat. Il programma integrato e coordinato contribuirà sia all'obiettivo di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite per gli oceani (Sdg 14) sia agli obiettivi della biodiversità e el piano strategico Aichi della Conference on biological diversity (Cbd)».

I ricercatori di Asi spiegano che «Un importante elemento di questa iniziativa senza precedenti sarà la prima indagine sinottica dell'intero Mediterraneo che combina metodi aerei e basati sulle navi e monitoraggio acustico passivo, che si svolge tra giugno e luglio 2018. Saranno schierati 5 navi da ricerca e 8 velivoli con quasi 100 scienziati provenienti da tutta la regione. Dal 23 al 28 maggio, presso l'Aerodrome di Cuers in Francia, si è tenuto un seminario di formazione per fornire istruzioni a 40 osservatori aerei. Un altro seminario di formazione si è tenuto dal 18 al 22 giugno a Samos, in Grecia, per 20 osservatori dalle imbarcazioni. Il rafforzamento delle capacità è un componente chiave dell'Asi.

L'Accobams survey initiative ASI è sostenuta dalla Fondazione Mava, dalla Fondazione Principe Alberto II di Monaco, dall’International fund for animal welfare (Ifaw), dal ministero per la protezione dell'ambiente, del territorio e del mare italiano, dal ministero della transizione ecologica della Spagna, dall'Afb francese e dal governo del Principato di Monaco, così come da tutti i Paesi rivieraschi attraverso la mobilitazione dei loro scienziati nazionali.

Redazione Greenreport

Greenreport conta, oltre che su una propria redazione giornalistica formata sulle tematiche ambientali, anche su collaboratori specializzati nei singoli specifici settori (acqua, aria, rifiuti, energia, trasporti e mobilità parchi e aree protette, ecc….), nonché su una rete capillare di fornitori di notizie, ovvero di vere e proprie «antenne» sul territorio.