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Sybilla: l’odissea di una bottiglia di plastica raccontata ai bambini (e ai grandi)

Le creature marine e una bottiglia di aranciata. Parte del ricavato al Centro di recupero e riabilitazione tartarughe marine di Pescara
 |  Natura e biodiversità

Se non avete fatto ancora i regali di Natale ai più piccoli (e non solo), vi suggeriamo il libro “Sybilla. L'odissea di una bottiglia di plastica (Noctua Book - collana Biglie di vetro,  15 €) di Marco Mastrorilli che racconta, in maniera semplice l’avventura di una bottiglia di aranciata in plastica dalla produzione, al consumo, all’incauto “smarrimento” che poi porterà Sybilla – che ha un’anima apprensiva e curiosa – in una lunga odissea in mare, fino al suo recupero e riciclo per rinascere a nuova vita.

Un libricino illustrato magnificamente da Imma Vitiello, nel quale Mastrorilli, scrittore e ornitologo e organizzatore del Festival dei gufi, non criminalizza la plastica ma svela con un linguaggio a misura di bambini e ragazzi l’uso smodato che ne facciamo e ancor più il pessimo modo in cui smaltiamo e soprattutto come – a danno delle creature del mare e di noi stessi e del nostro e loro futuro – non riutilizziamo materie prime preziose.

Una favola che spiega la complessità dell’economia circolare facendola raccontare dagli imballaggi e dai prodotti di plastica monouso che accompagnano Sybilla nella sua odissea che presto diventa un viaggio alla scoperta del mare e di chi lo popola: un bestiario fantastico e parlante (balene, capodogli, tartarughe, gabbiani e albatros) nell’oceano dell’Antropocene, dove l'uomo, come nella realtà, è l'inquinatore e chi disinquina e salva. E non è un caso se l’autore del libro e la casa editrice hanno deciso di devolvere parte del ricavato delle vendite  al Centro di recupero e riabilitazione tartarughe marine di Pescara.

Quindi un libro/manifesto contro l’abuso della plastica, per il riciclo e il riuso, per difendere il mare e le tartarughe. Non la solita favola, ma un libro regalare per far riflettere su quello che è diventato uno dei problemi più evidenti del nostro modello di produzione e consumo e su come possiamo porvi rimedio.

Redazione Greenreport

Greenreport conta, oltre che su una propria redazione giornalistica formata sulle tematiche ambientali, anche su collaboratori specializzati nei singoli specifici settori (acqua, aria, rifiuti, energia, trasporti e mobilità parchi e aree protette, ecc….), nonché su una rete capillare di fornitori di notizie, ovvero di vere e proprie «antenne» sul territorio.