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Festambiente: non ci ha fermati nemmeno il Covid-19. Adesso Toscana e Italia guardino allo sviluppo sostenibile

«Seguire le buone pratiche protagoniste della nostra manifestazione»
 |  Natura e biodiversità

E’ tempo di bilanci per Festambiente, la manifestazione nazionale di Legambiente che si è conclusa il 23 agosto in Maremma e che si è svolta ragionando dell’unico scenario possibile: quello sostenibile. Legalità, economia circolare e civile, agroecologia, lotta alla crisi climatica, turismo sostenibile, finanza etica: sono questi i macro-temi affrontati in occasione dei dibattiti e degli incontri organizzati dall’associazione del cigno verde allo scopo di dare continuità non solo al festival ma anche e soprattutto alla battaglia ambientalista che, ora più che mai e nonostante l’emergenza sanitaria, deve rimanere prioritaria nell’agenda di politici e amministratori.

Proprio da Festambiente, infatti, sono state lanciate 10 proposte per rendere il Paese più smart, sollecitando il Governo centrale a utilizzare le risorse del Recovery Fund con uno sguardo realmente rivolto all’ambiente. «Dai fatti alle parole, dunque – dicono i legambientini -  prendendo a modello i numerosi esempi virtuosi che Festambiente ha messo in luce nel suo showroom a cielo aperto di buone pratiche sostenibili. E se l’appuntamento al 2021 lascia ben sperare in merito ad un ritorno al format tradizionale di Festambiente con la musica tra i protagonisti assoluti, è d’obbligo sottolineare che, ancora una volta, Legambiente diventa modello per i grandi eventi di tutto il Paese e non solo».

Nonostante qualche strampalata accusa di un consigliere comunale grossetano di Fratelli d’Italia e di suoi epigoni ancora più disinformati su Facebook che parlavano di Festambiente come di una specie di festival illegale  del PD – ma autorizzato dal comune di destra complice del governo nazionale -  gli organizzatori evidenziano che «La manifestazione si è svolta in totale sicurezza, con flussi di visitatori contingentati e distribuiti in tutte le aree del festival in maniera omogenea. Mascherine, igienizzazione delle mani e distanza fisica sono stati concetti chiave rispettati da visitatori e staff che hanno permesso a Festambiente di dare dimostrazione del fatto che, anche in epoca di Covid-19 è possibile realizzare eventi multidisciplinari in sicurezza e nel completo rispetto della salute. Non solo: Festambiente si è attestata ancora una volta campione di sostenibilità, aggiudicandosi per prima la certificazione di “eco-evento”. Un traguardo che, come al solito, ha più il sapore di una nuova partenza».

Angelo Gentili, della segreteria nazionale di Legambiente e coordinatore di Festambiente, conclude: «Quella che abbiamo messo in archivio è stata un’edizione coraggiosa e necessaria. L’emergenza Covid-19 ci ha costretti a rivoluzionare per intero il paradigma del festival. Eravamo davanti a due scelte: non fare Festambiente, dandoci appuntamento al 2021, o fare Festambiente, provando comunque ad esserci. Abbiamo optato per la seconda, dimostrando che organizzare grandi eventi sostenibili anche in epoca di Covid-19 è possibile. Lo abbiamo fatto con la preziosa collaborazione di tutto il nostro staff e dei volontari che ringrazio e che, come ogni anno, non hanno fatto venire meno la loro passione e la voglia di cambiare davvero il Paese a partire dall’azione dei singoli. Il volto dei nostri volontari è senza dubbio la parte buona del nostro Paese e a loro non possiamo che dire grazie. Un aspetto sul quale intendo soffermarmi all’indomani di una Festambiente che ricorderemo tutti come vero momento di ripartenza della nostra associazione e ci auguriamo dell’intero Paese è l’aver tracciato chiaramente le linee per il futuro sia a livello nazionale che locale. I numerosi confronti e dibattiti che abbiamo organizzato hanno messo in circolo idee e progettualità che dovranno trovare rapida applicazione sia a livello nazionale che nelle varie realtà locali allo scopo di dare impulso ad una rievoluzione sostanziale e non solo di facciata. Se, da una parte, il Governo dovrà dare forma a proposte sostenibili, dall’altra, le amministrazioni locali e regionali dovranno essere in grado di lavorare a percorsi realmente green, in sinergia con le realtà imprenditoriali che, ancora una volta, hanno dimostrato di essere un passo avanti rispetto alla politica. Ciò a partire dalla Maremma, terra che ha l’ambizione di diventare modello di sostenibilità e che deve avere come fari l’agroecolgia, il turismo sostenibile e uno sviluppo capace di mettere in rete le buone pratiche già in atto ma non ancora messe a sistema. Insomma, Festambiente è orgogliosamente ancora una volta riuscita nel suo intento: portare la sostenibilità tra la gente, in un momento conviviale e di riflessione collettiva. Adesso, sguardo rivolto in avanti verso le sfide che ci aspettano, che sono numerose e tutte da vincere».

Redazione Greenreport

Greenreport conta, oltre che su una propria redazione giornalistica formata sulle tematiche ambientali, anche su collaboratori specializzati nei singoli specifici settori (acqua, aria, rifiuti, energia, trasporti e mobilità parchi e aree protette, ecc….), nonché su una rete capillare di fornitori di notizie, ovvero di vere e proprie «antenne» sul territorio.