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Cinque incredibili (e sorprendenti) benefici dell’eradicazione delle specie invasive dalle isole

Tutto è connesso: salvare le specie autoctone insulari porta un'enorme varietà di cambiamenti positivi su una scala molto più ampia
 |  Natura e biodiversità

Island Conservation è una ONG ambientalista  internazionale con base in California che ripristina gli  ecosistemi insulari eradicando le specie invasive che causano devastanti distruzioni sulle isole. Molte specie minacciate, tra cui uccelli, tartarughe e iguane, diventano prede  di predatori invasivi verso i quali non hanno sviluppato difese. «Fortunatamente – dicono a Island Conservation -  queste creature possono essere protette attraverso l’eradicazione delle specie invasive. Una volta libera dai predatori, un'isola può riprendersi e tornare allo stato selvaggio». Ma il  rewilding delle isole ha notevoli benefici che vanno ben oltre le singole piante e animali. Il ripristino delle isole ha effetti sorprendenti per molti ecosistemi, creature e persone interconnessi».

Tutto è cnnesso e per questo la  Island-Ocean Connection Challenge (IOCC) chiede alle comunità insulari, ai governi e alle ONG di «Ripristinare almeno 40 isole entro il 2030 a beneficio della fauna selvatica, degli oceani e delle persone».

Island Conservation evidenzia 5 punti che mostrano come il salvataggio della flora e della fauna autoctone di un’isola si traducano  in un'enorme varietà di cambiamenti positivi su una scala molto più ampia.

La biodiversità globale è conservata e ampliata. Le isole ripristinate e rinaturalizzate possono conservare ecosistemi terrestri e marini essenziali, aiutando le specie vulnerabili a prosperare. Molte isole prioritarie si trovano in Key Biodiversity Areas globali, che sono alcuni degli habitat della biodiversità più importanti del mondo. L'IOCC è un impegno a proteggere almeno 250 specie selvatiche a rischio che sono vitali per la biodiversità globale. L’eradicazione delle specie invasive all'interno degli ecosistemi marini insulari può fornire rifugio agli animali e alle piante minacciate.

Le specie cruciali "connettori" contribuiscono a molteplici ecosistemi. Quando questi habitat si riprendono, diventa possibile il trasferimento e il ripristino di significative specie di "connettori". Le tartarughe marine, i granchi terrestri, gli uccelli marini e le foche svolgono un ruolo fondamentale nella biodiversità marina insulare. Ad esempio, gli uccelli marini collegano terra e oceano. Percorrono grandi distanze per depositare ricchi nutrienti su isole remote, che a loro volta supportano gli organismi marini circostanti. Questi sistemi interconnessi fluiscono continuamente l'uno nell'altro, garantendo una vasta gamma di fauna e flora.

Gli organismi marini, la vita vegetale e gli animali si riprendono. I ripristini isola - oceano avvantaggiano le barriere coralline, le praterie di alghe, le mangrovie e innumerevoli altri elementi degli ecosistemi marini. In effetti, è stato dimostrato che le barriere coralline danneggiate guariscono quattro volte più velocemente quando i loro ecosistemi marini insulari adiacenti vengono ripristinati e protetti. Quando queste delicate forme di vita sono protette, i pesci e le altre creature marine prosperano insieme a loro. Tutto è connesso!

Le economie locali e i mezzi di sussistenza individuali si espandono. Le comunità insulari sono colpite in modo sproporzionato dalla cattiva salute degli oceani, dai cambiamenti climatici e dall'estinzione della biodiversità, non solo dal punto di vista ecologico, ma anche economico. I membri di queste comunità spesso fanno affidamento su fiorenti ecosistemi marini insulari per guadagnarsi da vivere: dai pescatori e dai cacciatori di aragoste alle imprese e agli imprenditori turistici. Ogni progetto di conservazione insulare inizia ascoltando e comprendendo le esigenze delle persone al centro di queste preoccupazioni ambientali in modo da poter supportare al meglio i loro obiettivi.

Gli effetti del cambiamento climatico vengono mitigati. Gli ecosistemi oceanici insulari ripristinati e protetti offrono soluzioni basate sulla natura per l'adattamento e la mitigazione dei cambiamenti climatici. Il ripristino delle isole e dei loro habitat stimola il nuovo sequestro di carbonio attraverso la rigogliosa vita vegetale autoctona e i processi dell'ecosistema isola-oceano. Gli habitat ricchi di carbonio come le barriere coralline, le mangrovie e le alghe sopra menzionate sono potenti "pozzi" di blue carbon che assorbono e immagazzinano carbonio. Possono anche limitare l'erosione del suolo e le inondazioni fronteggiando l'innalzamento del livello del mare, offrendo così ulteriore protezione alle comunità insulari.

Redazione Greenreport

Greenreport conta, oltre che su una propria redazione giornalistica formata sulle tematiche ambientali, anche su collaboratori specializzati nei singoli specifici settori (acqua, aria, rifiuti, energia, trasporti e mobilità parchi e aree protette, ecc….), nonché su una rete capillare di fornitori di notizie, ovvero di vere e proprie «antenne» sul territorio.