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Muore all’Elba per uno scontro in moto con un cinghiale, Legambiente contro lo «scaricabarile» della politica

Il Parco nazionale Arcipelago toscano ha un progetto per eradicare gli ungulati introdotti da cacciatori e amministratori locali: sindaci, partiti e società civile premano perché venga finanziato e parta al più presto
 |  Natura e biodiversità

Legambiente Arcipelago Toscano esprime le più sentite condoglianze ai familiari per la tragica scomparsa di Rocco Andrianò a causa di un incidente con un cinghiale, ma meraviglia che – tralasciando il solito sciacallaggio antiambientalista – ci sia, di fronte a questo dramma, il consueto scaricabarile istituzionale. La situazione è fuori controllo perché, dopo che da 30 anni Legambiente chiede interventi per tutelare biodiversità, agricoltura e sicurezza, solo recentemente – e grazie nuovamente alle associazioni ambientaliste e ai comitati – all’Elba è stata tolta la definizione di “area vocata” al cinghiale e che i Comuni hanno finalmente accettato di parlare di un forte contenimento fino all’eradicazione di una specie introdotta all’Elba a fini esclusivamente venatori negli anni ‘60 e ’70, molto prima dell’istituzione del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano che risale al 1996.

Dopo una discussione istituzionale e della società civile durata più di 20 anni, proprio il Parco Nazionale Arcipelago Toscano ha presentato recentemente un progetto per il contenimento/eradicazione degli ungulati introdotti da cacciatori e amministrazioni locali, un progetto con solidi basi scientifiche e tagliato sulla realtà elbana.

Se davvero si vuole onorare la memoria di un uomo morto in un tragico incidente, sindaci, forze politiche e società civile premano sul ministro dell’ambiente Gilberto Pichetto Fratin, sul ministro dell’agricoltura Francesco Lollobrigida, sul governo Meloni, sull’Unione europea e su Regione e Provincia (e sui loro stessi consigli comunali) perché quel progetto venga finanziato e prenda il via al più presto una moderna operazione di ripristino ecologico di un ambiente insulare che è stato stravolto dall’introduzione di animali che servono solo da bersaglio per un pugno di persone.        

Legambiente Arcipelago Toscano

È la più importante e diffusa associazione ambientalista delle isole toscane e - fondata nel 1983 - uno dei circoli più vecchi e conosciuti del Cigno Verde in Italia. E’ stata protagonista – anche nel durissimo confronto con gli antiparco- dell’istituzione del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano ed è l’Associazione che più vigila sulla politica urbanistica e amministrativa delle Isole. Legambiente Arcipelago Toscano organizza trekking e feste che hanno al centro la biodiversità e la difesa del territorio, gestisce l’Aula VerdeBlu della Zona umida di Mola e il Santuario delle farfalle Ornella Casnati e con i suoi volontari che cerca per tutta l’estate cercano le tracce di nidificazione delle tartarughe marine.