
Giornata mondiale della biodiversità, ma sulla caccia in Toscana c’è poco da festeggiare

Oggi è la Giornata mondiale della Biodiversità, festività proclamata nel 2000 dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite per celebrare l’adozione della Convenzione sulla Biodiversità Biologica. Ma oggi, su un tema chiave per la fauna selvatica come la caccia, c’è ben poco da festeggiare.
La Regione Toscana su questo tema rimane al palo, con un nuovo Piano Faunistico-Venatorio in arrivo, attualmente in valutazione in Consiglio Regionale, che non aumenta di un metro la tutela del nostro territorio e parla degli appostamenti fissi di caccia come “oasi di biodiversità”, concetto originale, che andrebbe illustrato agli uccelli migratori che vi trovano sistematicamente la morte. Gli appostamenti di caccia sono infatti non oasi ma trappole per la biodiversità.
Se in Regione questa è l’impostazione, lo scenario a livello di Governo è addirittura apocalittico. É in arrivo, infatti, un Disegno di Legge che porterebbe all’annientamento delle norme di tutela attualmente vigenti. Si tratta del peggior attacco mai inflitto alla fauna selvatica! Una serie di modifiche normative che contrastano con la nostra Costituzione, che all’art. 9 pone fra i principi fondamentali la tutela dell’ambiente e della biodiversità, e con le direttive europee.
Ecco i principali orrori della riforma della caccia promossa dal Governo Meloni:
-Si estendono enormemente le aree cacciabili, riducendo e in alcuni casi azzerando le regole e i divieti.
-Vengono riaperti gli impianti di cattura dei richiami vivi (i famigerati “roccoli” distese di reti tese nei boschi per catturare gli uccelli in volo) e le specie che possono essere catturate passano da 7 a 47 (milioni di animali oggi liberi finiranno all’ergastolo). Viene eliminato ogni limite nel possesso di uccelli da richiamo provenienti da allevamento. I controlli diventano sostanzialmente impossibili, favorendo il bracconaggio e il traffico di animali.
-Viene consentita la caccia nelle aree demaniali come spiagge, zone dunali, foreste, praterie con enormi rischi per escursionisti, villeggianti, ciclisti...
-Cancellato ogni limite alla costruzione di nuovi appostamenti fissi di caccia con enormi impatti sul turismo e sull’inquinamento da piombo dei pallini.
-Le gare di caccia con cani e fucili sono consentite anche di notte e nei periodi di nidificazione.
-Nelle aree private la caccia potrà essere esercitata senza regole.
-Viene riconosciuta la licenza di caccia ai cittadini stranieri e non è prevista alcuna formazione dei cacciatori stranieri sulle regole italiane.
-Si aumentano i periodi di caccia che vengono estesi oltre febbraio (periodo di migrazione prenuziale e nidificazione)
-Possibile l’aumento delle specie cacciabili da parte della politica senza alcuna verifica preventiva dal punto di vista scientifico
-La caccia sarà consentita anche dopo il tramonto con l’impossibilità di distinguere le specie ed enormi pericoli per la pubblica incolumità.
-Sono previste sanzioni fino a 900 euro per chi protesta contro le uccisioni di animali durante le attività di controllo, mentre non è prevista alcuna modifica dell’impianto sanzionatorio penale e amministrativo volta a reprimere il bracconaggio e il traffico di animali selvatici.
Se questa vi sembra una Giornata mondiale della Biodiversità…
di Guido Scoccianti, delegato regionale Wwf per la Toscana
