Skip to main content

Presidenza del Parco nazionale dell'Arcipelago toscano: 5 sindaci per Luigi Vagaggini

Una lettera al ministro dell’Ambiente punta a scongiurare l’imposizione di un candidato continentale
 |  Natura e biodiversità

Dopo le anticipazioni di Elbareport e greenreport sul toto-presidente del Parco nazionale dell’Arcipelago toscano  e la rivelazione fatta da Sinistra italiana che il candidato della destra a sostituire l’ormai decaduto Giampiero Sammuri (prorogato per legge per 45 giorni in attesa di un accordo tra Regione e ministero dell’Ambiente) sarebbe il sindaco si Terricciola (PI), sponsorizzatissimo da Giovanni Donzelli, responsabile nazionale organizzazione di Fratelli d’Italia, e dal consigliere regionale di Fdi Diego Petrucci, noto per le sue ardite e disinformate dichiarazioni su Pianosa,  un documento del quale è venuto a conoscenza greenreport (che riportiamo in allegato a coda dell’articolo, ndr) dimostra non solo la preoccupazione della maggioranza dei sindaci dell’Arcipelago toscano per la possibile nomina di  Arcenni, ma anche che – a differenza delle passate occasioni, quando 8 sindaci elbani riuscirono a proporre fino a 13 candidati diversi – questa volta ci sarebbero delle solide alternative insulari. Tra i candidati che circolano più insistentemente (Barbetti, Foresi, Vagaggini)  5 dei 9 sindaci sembrano puntare decisamente su un candidato.

Infatti, i sindaci Simone Barbi (Marciana), Gabriella Allori (Marciana Marina), Tiziano Nocentini (Portoferraio), Davide Montauti (Campo nell’Elba) e Armando Schiaffino (Isola del Giglio) hanno scritto una lettera al ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Frantin per chiedere che nella terna che dovrà inviare al presidente della Regione Toscana per la scelta del presidente del Parco venga indicato il nome dell’ex sindico di Marciana, Luigi Vagaggini.

I 5 sindaci ricordano al ministro che «la presidenza del Parco presuppone una conoscenza viscerale delle esigenze del territorio, delle peculiarità dei vari Comuni che lo amministrano e delle difficoltà che ancora oggi ne penalizzano un pieno sviluppo. Non possiamo certo trascurare la loro natura insulare che se da una parte è in grado di offrire importanti potenzialità, dall’altra può arrecare svantaggi se non correttamente gestita. È necessario che il futuro presidente possegga la giusta esperienza in ambito ambientale ma anche esperienza politica e operativa nella Pubblica amministrazione, in particolar modo sui territori nel perimetro del Parco».  

Barbi, Allori,  Nocentini, Montauti e Schiaffino pensano che il possibile nuovo presidente del Parco a possedere tutti questi requisiti sia Luigi Vagaggini: «Data la sua pluriennale esperienza sia in ambito ambientale, visto il ruolo di presidente e commissario del Parco nazionale Museo delle Miniere dell’Amiata ultradecennale, ed il ruolo rivestito dal 2001 al 2005 di capo-segreteria del sottosegretario di Stato del ministero dell’Ambiente, sia in ambito politico per l’esperienza maturata nei cinque mandati da Sindaco di cui tre nel Comune di Marciana e due nel Comune di Piancastagnaio».

Se è vero che nella lettera mancano le adesioni dei sindaci Walter Montagna (Capoliveri) e Maurizio Papi (Porto Azzurro) che sembrano puntare su Foresi, e del Sindaco di Rio Marco Corsini che sembrerebbe possibilista sul candidato governativo continentale targato FdI, e che Capraia è fuori gioco perché commissariata, le firme sotto la lettera sono pesantissime: si tratta dei sindaci dei Comuni con la maggiore superficie nel Parco a terra e a mare. Nocentini è il sindaco del Comune che da solo ha un terzo della popolazione dell’Arcipelago e al quale appartiene territorialmente l’Isola di Montecristo, Barbi è anche presidente della Comunità del Parco, Montauti è sindaco del Comune che comprende anche l’Isola di Pianosa, Schiaffino è anche sindaco di Giannutri, l’Allori è a capo di un Comune noto per le sue iniziative ambientali. Inoltre i 5 sindaci firmatari, tutti espressioni di liste civiche, rappresentano diverse opinioni politiche che vanno dal centro-sinistra al centro-destra.  

L’indicazione di Vagaggini – che ha l’evidente preoccupazione di impedire che arrivi un presidente “straniero” senza nessuna evidente competenza se non la fedeltà politica di partito – è però anche il tentativo bipartisan di dare al Parco finalmente un presidente “isolano” dopo i confusionari e fallimentari tentativi degli anni passati. Ora bisognerà capire se Fratelli d’Italia, il partito che questa lettera mette in difficoltà isolandolo anche da una parte del centrodestra, andrà avanti per la sua strada, imponendo il candidato continentale, ignorando anche i crescenti mugugni che trapelano dai meloniani elbani, che avrebbero altri candidati da proporre.

PDF allegati

Redazione Greenreport

Greenreport conta, oltre che su una propria redazione giornalistica formata sulle tematiche ambientali, anche su collaboratori specializzati nei singoli specifici settori (acqua, aria, rifiuti, energia, trasporti e mobilità parchi e aree protette, ecc….), nonché su una rete capillare di fornitori di notizie, ovvero di vere e proprie «antenne» sul territorio.