
Giornata mondiale delle tartarughe, da Ispra focus sulla Testuggine palustre europea
In occasione Giornata Mondiale delle Tartarughe 2025 ISPRA racconta, attraverso un video, le attività di monitoraggio della Testuggine palustre europea (Emys orbicularis) presso la Tenuta Presidenziale di Castelporziano (Roma), un'area protetta di grande valore per la biodiversità che custodisce. La Testuggine palustre europea è una specie autoctona classificata come “in pericolo di estinzione” nella Lista Rossa IUCN dei vertebrati italiani (2022), le cui popolazioni si sono drasticamente ridotte nel Paese a causa della degradazione e scomparsa degli habitat acquatici idonei e della competizione con specie aliene invasive, come la Testuggine dalle orecchie Rosse (Trachemys scripta elegans).
All'interno della Tenuta, grazie a una rete di circa 150 piscine naturali, sia perenni che temporanee, Emys orbicularis trova un ambiente ideale, ben conservato e indisturbato. Qui da anni vengono condotte, in collaborazione con Regione Lazio e Università di Firenze, attività di monitoraggio e ricerca scientifica che prevedono la cattura delle testuggini, attraverso l'utilizzo di nasse, per effettuare i rilievi biometrici e il prelievo di campioni biologici per analisi genetiche. Ogni esemplare catturato, inoltre, viene fotografato e marcato, con un sistema di tacche sul carapace, per seguirne gli spostamenti e lo stato di salute.
Gli studi di genetica, condotti dall'Università di Firenze, permettono di definire la struttura della popolazione locale e di creare una banca dati, utile per confrontare il profilo genetico di eventuali esemplari sequestrati o recuperati, valutando la possibilità di reintroduzioni mirate in aree idonee, contribuendo così attivamente alla conservazione di questa specie a rischio di estinzione nel nostro Paese.
La celebrazione della Giornata Mondiale delle Tartarughe 2025 è un'occasione per riflettere sull’importanza della tutela attiva e della ricerca scientifica per la conservazione di specie come Emys orbicularis, e sulla necessità di una gestione attenta e sostenibile delle zone umide, ambienti ricchi di biodiversità ma fortemente minacciati.
