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Il Panda ha pubblicato il primo rapporto "Forests forward impact"

Wwf e 26 aziende internazionali dimostrano come investire in tutela e gestione sostenibile delle foreste

Tra i partner del programma figura anche l’italiana Sofidel. Dati allarmanti mostrano una perdita record di foreste tropicali nel 2024. Poiché oltre la metà di esse è gestita totalmente o parzialmente a scopo produttivo, il settore privato ha un ruolo cruciale nell’invertire il trend di degrado forestale
 |  Natura e biodiversità

Il nuovo rapporto sugli impatti del Programma “Forests forward impact” del Wwf rivela come 26 aziende leader in 9 settori industriali stanno riducendo il loro impatto sugli ecosistemi forestali attraverso una migliore gestione forestale, l’approvvigionamento responsabile e il sostegno a progetti di conservazione e ripristino in tutto il mondo. Il rapporto evidenzia che, nell’ambito del programma Forests Forward, 4 milioni di ettari di foreste beneficiano degli investimenti dei partner aziendali. Di questi, 1,3 milioni di ettari sono oggetto di interventi di conservazione e di ripristino in alcuni dei paesaggi forestali più vulnerabili al mondo. A questi si aggiungono altri 2,7 milioni di ettari di foreste tropicali, dove le aziende partner attive nella gestione forestale stanno implementando pratiche più sostenibili. Oltre a ciò, l’adozione volontaria di criteri di approvvigionamento responsabile sta portando benefici significativi in termini di buona gestione anche in molte altre aree forestali.

L’impegno dei partner del Programma si articola lungo tre direttrici fondamentali, a cominciare dall’approvvigionamento responsabile, gestione forestale sostenibile e finanziamento di progetti di conservazione su larga scala. I partner attivi nel mercato – ossia rivenditori e produttori leader come IKEA, SIG e Sofidel – stanno implementando avanzate politiche di approvvigionamento responsabile per evitare la deforestazione e l’utilizzo di fonti di origine non controllate, coinvolgendo i propri fornitori e comunicando con trasparenza agli stakeholders i progressi ottenuti. Nel caso di Sofidel, secondo produttore di carta tissue in Europa, la collaborazione di lunga data con il Wwf Italia ha contribuito allo sviluppo di una solida e ambiziosa strategia per l’approvvigionamento responsabile di beni di origine forestale. Nell’ambito del progetto Forests Forward, è stata definita l’attuale politica di acquisto delle risorse forestali e il codice di condotta per i relativi fornitori. La politica affronta i temi della deforestazione, della conversione degli ecosistemi e dei diritti umani in aree prioritarie della catena di fornitura dell'azienda.

Nel corso delle attività Forests Forward, Sofidel e Wwf si sono confrontati anche sul regolamento comunitario EU Deforestation Regulation (Eudr), con l’obiettivo di integrare al meglio i relativi requisiti nelle attività aziendali. Ad oggi, l’intero approvvigionamento annuale di Sofidel, pari a 1,3 milioni di tonnellate, è certificato secondo schemi di buona gestione forestale, di cui l’85% con catena di custodia Ffs.

I partner attivi nella gestione forestale – inclusi produttori di legname nel Bacino del Congo (Interholco, CBG) e organizzazioni agroforestali in Amazzonia peruviana (Candela) – stanno migliorando la gestione di aree forestali tropicali, di cui il 75% è certificato secondo lo standard Fsc.

Dieci aziende partecipanti stanno sostenendo oltre 20 progetti di conservazione a livello di paesaggio in collaborazione con Wwf, concentrandosi su foreste vulnerabili in aree tropicali. Ad esempio, HP Inc., IKEA, SIG e Sylvamo stanno fornendo contributi significativi per: Il ripristino della Foresta Atlantica in Brasile; il ripristino di corridoi forestali per i giaguari in Messico, Brasile e Perù; il sostegno alla gestione forestale responsabile con comunità locali in Vietnam. Tale investimento estende e integra le azioni volontarie sull’approvvigionamento responsabile promosse dal programma.

Kirsten Schuijt, direttrice generale di Wwf International, ha dichiarato: «I partner di Forests Forward dimostrano che il settore privato può essere una forza a favore della natura. I nostri approcci innovativi e gli impatti positivi ottenuti confermano che conservare le foreste non solo è utile per il pianeta, ma rappresenta anche una strategia aziendale saggia e sostenibile».

Il programma Forests Forward del Wwf, lanciato nel 2021, si basa su 30 anni di collaborazione e innovazione con il settore privato per sviluppare soluzioni di mercato contro la perdita e il degrado delle foreste. Dati allarmanti mostrano una perdita record di foreste tropicali nel 2024, minacciando i servizi ecosistemici vitali che le foreste forniscono e aggravando l’impatto del cambiamento climatico. Poiché oltre la metà delle foreste mondiali è gestita totalmente o parzialmente a scopo produttivo, il settore privato ha un ruolo cruciale nell’invertire il trend di perdita o degrado forestale.

Con meno di cinque anni per raggiungere gli obiettivi globali su natura e clima del 2030, il Rapporto del Programma Forests Forward sottolinea il ruolo essenziale del settore privato nel colmare i gap di finanziamento e ribadisce l’importanza delle foreste nell’affrontare le tre grandi crisi globali: cambiamento climatico, perdita di biodiversità e disuguaglianza economica. In un contesto in cui è sempre più chiaro che i rischi per la natura sono anche rischi per il business, le aziende che definiscono obiettivi basati sulla scienza (science-based targets) e agiscono a favore della natura proteggono anche il proprio futuro.

Tim Cronin, global lead del programma Forests Forward del Wwf, ha dichiarato: «Forests Forward mira ad accelerare la transizione da un’economia basata sull’estrazione e il degrado delle foreste a un’economia fondata sulla conservazione, la gestione responsabile e il ripristino. Per fermare e invertire la perdita forestale definitivamente, è necessario che ciò diventi un imperativo aziendale. I nostri partner stanno dimostrando che questo è possibile – e possono ispirare altri a seguire il loro esempio. Ma servono più aziende coinvolte, e servono giuste politiche e incentivi per rafforzare la sostenibilità economica e ambientale di queste azioni».

Redazione Greenreport

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