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È il luogo che 8500 specie di animali marini chiamano casa

L’Arcipelago dei delfini: il turismo per whale watching avanza all’isola d’Elba

Ne sono stati avvistati oltre 130 durante le 20 escursioni proposte dal Parco nazionale nel corso della stagione estiva
 |  Natura e biodiversità

L’Isola d’Elba non è soltanto spiagge e sentieri, ma un mosaico di biodiversità che trova nel mare il suo cuore più autentico. Qui, nel cuore del Santuario Pelagos per la protezione dei mammiferi marini, vivono stabilmente delfini, balenottere, tartarughe marine e migliaia di altre specie che fanno dell’Arcipelago toscano una delle aree più ricche del Mediterraneo.

Proprio per valorizzare questo patrimonio e diffondere un turismo responsabile, il Parco nazionale dell’Arcipelago Toscano ha promosso anche quest’estate un ciclo di attività di whale watching certificato High Quality, che ha coinvolto 790 visitatori, tra cui 162 bambini e ragazzi.

Le escursioni sono salpate da Marina di Campo a bordo della motobarca Mickey Mouse, accompagnate da una Guida Parco biologa marina, che ha offerto spiegazioni scientifiche sugli animali osservati e sulle dinamiche ecologiche del mare. Un valore aggiunto che ha trasformato l’esperienza turistica in un momento di sensibilizzazione e di educazione ambientale.

I risultati non sono mancati: durante le 20 uscite estive sono stati avvistati oltre 130 delfini, soprattutto tursiopi ma anche stenelle. Spesso con piccoli al seguito, talvolta in gruppi numerosi che nuotavano accanto ai pescherecci o cavalcavano l’onda di prua della barca. Alcuni animali sono stati anche catalogati con nomi identificativi, contribuendo a un monitoraggio partecipato della biodiversità marina.

Non solo delfini: a giugno sono state avvistate anche due balenottere comuni al largo di Capo Enfola, insieme a tonni, pesci spada, pesci volanti, tartarughe Caretta caretta e una varietà di uccelli marini come berte minori, berte maggiori e marangoni dal ciuffo. Il mare dell’Arcipelago si è così confermato un vero e proprio scrigno di vita, dove si intrecciano specie simbolo e dinamiche ecologiche complesse.

Queste esperienze si svolgono in un territorio che non è solo attrattiva turistica ma anche sentinella del cambiamento climatico, come dimostra il progetto CLAPS (Climate Adaptation Pelagos Sanctuary), che monitora gli effetti della crisi climatica sugli ecosistemi marini attraverso protocolli comuni di raccolta dati.

Il messaggio che arriva dal Parco è chiaro: «Il mare non è solo cornice delle isole o acqua cristallina in cui bagnarsi, ma è il luogo che 8.500 specie di animali marini chiamano casa». Un patrimonio di biodiversità che il turismo sostenibile, come il whale watching certificato, può contribuire a proteggere e valorizzare, offrendo ai visitatori la possibilità di emozionarsi davanti a uno spettacolo naturale unico e di comprenderne l’importanza per le generazioni future.

Redazione Greenreport

Greenreport conta, oltre che su una propria redazione giornalistica formata sulle tematiche ambientali, anche su collaboratori specializzati nei singoli specifici settori (acqua, aria, rifiuti, energia, trasporti e mobilità parchi e aree protette, ecc….), nonché su una rete capillare di fornitori di notizie, ovvero di vere e proprie «antenne» sul territorio.