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Solo rispettando le differenze possiamo connetterci davvero

Proteggere la vita nel grande fiume Yangtse

“Matteo nel mondo di F7”, un ponte tra specie e generazioni sulle rive del Fiume Madre: «I freddi dati scientifici non bastano a suscitare empatia per la focena»
 |  Natura e biodiversità

WUHAN – Il 18 ottobre, si è tenuta una mostra straordinaria presso il Baishi Art Museum di Wuhan che ha intrecciato allo stesso tempo arte, educazione e protezione ambiente. Il risultato è stato un racconto letterario idilliaco di amicizia tra essere umano e natura che è nato dal legame tra un bambino e una focena del fiume Yangtse. L’evento è stato organizzato su iniziativa della professoressa Sara Platto, docente di Animal Welfare Science alla Jianghan University, in collaborazione con la ISA Wuhan International School e ha trovato la sua ispirazione nel libro “Matteo nel mondo di F7: una lezione dal Fiume Madre”, scritto dalla stessa professoressa. In particolare, la professoressa Sara Platto ha dedicato il suo lavoro di ricerca alla tutela e al benessere degli animali acquatici, in particolare della focena senza pinna del fiume Yangtse (o anche conosciuta come Yangtze finless porpoise), una specie ormai classificata in pericolo critico. La protagonista del libro, F7, è ispirata a un vero esemplare che la scienziata ha conosciuto durante i suoi anni di ricerca. Questo è stato un incontro che ha lasciato un’impronta profonda nella sua vita e nel suo lavoro.

A rendere ancora più autentico il racconto è la presenza di Matteo A. Angotti, il figlio della professoressa e protagonista della storia. Attraverso i suoi occhi di bambino, il lettore del libro e il visitatore della mostra entrano nel mondo di F7, scoprendo il fiume, le sue creature e il valore della curiosità, dell’empatia e del rispetto per ogni forma di vita nel contesto del nostro prezioso ecosistema naturale. “F7 è stata la mia prima vera amica animale!”, racconta Matteo. “La prima volta che l’ho vista, girava in cerchio nell’acqua, muovendo la coda come se mi salutasse. Da quel momento ho capito che saremmo diventati amici.”

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Attraverso i suoi occhi di bambino, il lettore del libro e il visitatore della mostra entrano nel mondo di F7, scoprendo il fiume, le sue creature e il valore della curiosità, dell’empatia e del rispetto per ogni forma di vita nel contesto del nostro prezioso ecosistema naturale. “F7 è stata la mia prima vera amica animale!”, racconta Matteo. “La prima volta che l’ho vista, girava in cerchio nell’acqua, muovendo la coda come se mi salutasse. Da quel momento ho capito che saremmo diventati amici.”

L’esposizione al Baishi Art Museum ha trasformato le pagine del libro in un viaggio visivo e sensoriale. Le illustrazioni esposte sono state realizzate da studenti delle scuole d’arte Tongmeng Creative Painting e Miaomiao Art Training, insieme agli studenti della ISA Wuhan International School. Ogni opera nasce da bozzetti infantili, elaborati con cura per conservare la freschezza e la sincerità dello sguardo dei bambini. Inoltre, è da sottolineare il fatto che l’evento non si è limitato a una celebrazione artistica. Infatti, sulla scia di questa storia, è nata anche la Borsa di Studio del Fiume Madre, un’iniziativa promossa e sostenuta dalla prof.ssa Platto, destinata a sostenere l’educazione dei giovani studenti e a incoraggiarli a costruire un futuro in armonia con la natura. “I freddi dati scientifici non bastano a suscitare empatia per la focena del Yangtse,” ha dichiarato la professoressa Platto durante l’inaugurazione. “Con questo libro ho voluto piantare nel cuore dei bambini un seme di consapevolezza, affinché crescano amando e proteggendo gli animali.” Questa mostra e il progetto che lo accompagna rappresentano, dunque, un esempio brillante di educazione ambientale partecipata, dove scienza, arte e sentimento si fondono per trasmettere un messaggio potente: solo rispettando le differenze possiamo connetterci davvero alla vita. Il percorso di Sara Platto, tra l’altro riconosciuta con l’Ordine della Stella d’Italia per il suo impegno nel campo del benessere animale, dimostra come la collaborazione tra cultura italiana e cinese possa generare un impatto molto positivo a livello globale. Il suo lavoro, unendo rigore scientifico, compassione e creatività, invita tutti a riscoprire il senso di appartenenza a una stessa “grande famiglia”: il Fiume Madre, i suoi figli, e noi tutti.

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Giuseppe Poderati

Giuseppe Poderati è professore di Lingua e Cultura Italiana presso la Hubei University of Economics in Cina con focus su eco-linguismo. Laureato con lode in Giurisprudenza presso l’Università LUMSA, ha arricchito il suo percorso formativo partecipando a un programma di scambio internazionale presso la SUNY - State University of New York e il Center for Italian Studies. Giuseppe ha proseguito gli studi con corsi post-laurea in Business Internazionale, Politiche Pubbliche nell’Euro-Mediterraneo, ASEAN e Diritto Internazionale e Comparato, frequentando prestigiose istituzioni come il Graduate Institute di Ginevra e la National University of Singapore. Durante la sua carriera accademica, è stato visiting scholar presso il Max Planck Institute e l’Università di Palermo. Autore di numerosi articoli scientifici, Giuseppe ha completato un dottorato di ricerca in Diritto Ambientale presso la Wuhan University, consolidando il suo profilo di studioso internazionale e collaborando con altre università e organizzazioni.