All’origine della biodiversità: identità genetica della pernice rossa dell’isola di Madeira
Gli esseri umani hanno spostato specie selvatiche oltre i loro areali nativi per millenni, e gli uccelli hanno storicamente svolto un ruolo importante in questa dispersione faunistica che ha influenzato significativamente l'attuale distribuzione della biodiversità. Le pernici del genere Alectoris, uccelli di medie dimensioni appartenenti all’ordine dei galliformi e diffusi in tutto il Paleartico, sono state intensamente gestite dall'uomo e intenzionalmente traslocate per molti secoli poiché rappresentavano importanti risorse per la caccia, l'allevamento (uova, pulcini) e la medicina, fungendo anche da animali domestici e perfino doni diplomatici, oltre a essere regolarmente raffigurate nell'arte antica, medievale e rinascimentale.
La pernice rossa (Alectoris rufa) è distribuita attraverso un’ampia porzione di Europa compresa tra la Penisola Iberica e l’Italia nordoccidentale. Specie cacciabile, è listata ‘Quasi minacciata’ dall’International Union for the Conservation of Nature. Nel tempo, è stata oggetto di numerose traslocazioni a fini venatori su varie isole del Mar Mediterraneo e dell’Oceano Atlantico. Introdotta in Corsica nel VI secolo, era segnalata nel primo ‘900 come risorsa endemica prima di essere successivamente attribuita alla sottospecie nominale A. r. rufa. Benché la specie possa aver raggiunto l'isola d'Elba, distante solo 10 km dalla costa italiana, durante le regressioni marine dell’ultima parte del Pleistocene, anche una traslocazione mediata dall’uomo dalla vicina Corsica potrebbe essersi verificata nel tardo Medioevo. Mentre la più nota tra le introduzioni effettuate nelle isole dell’Atlantico settentrionale è certamente quella che ha riguardato pernici rosse di origine francese trasportate in Gran Bretagna (1673) per volontà di Re Carlo II, importazioni significative erano già occorse nel XVI secolo alle Azzorre ed alle Canarie, arcipelaghi dove la specie è tuttora, almeno in parte, presente.
La pernice rossa è stata introdotta a Madeira, nell’omonimo arcipelago portoghese appartenente alla regione biogeografica della Macaronesia, subito dopo la scoperta dell’isola da parte dell'esploratore João Gonçalves Zarco nel 1419. Alvise Ca' da Mosto, nobile e viaggiatore veneziano, riporta la presenza della specie nel suo Rapporto dei viaggi alla costa occidentale dell'Africa di Alvise de Ca' da Mosto, 1455-1457. Confermata con regolarità nel corso dei secoli successivi da numerosi ornitologi, a metà del 1800 la pernice rossa è stata inserita nella prima checklist degli uccelli di Madeira.
Per lo studio della pernice rossa di Madeira, il Dipartimento di Biologia dell’Università di Pisa si è avvalso della collaborazione dei musei di storia naturale di Funchal, sull’isola in questione, Vienna e Berlino, che hanno messo a disposizione rari esemplari storici (datati 1900-1964) della locale popolazione. Tra questi, i due preziosi sintipi originali usati da Victor Ritter von Tschusi zu Schmidhoffen per la descrizione della sottospecie endemica Caccabis rufa maderensis nel 1904, e depositati preso il Museo di Storia Naturale di Vienna. I campioni di feci raccolti nel 2024 all’interno del Parco Naturale di Madeira hanno rappresentato ulteriore materiale biologico oggetto di investigazione. I ricercatori hanno così caratterizzato due geni del DNA mitocondriale e hanno utilizzato un elevato numero di sequenze scaricate dalla banca genetica mondiale e relative a pernici rosse originarie della Penisola Iberica. Lo scopo, infatti, era quello di determinare l’identità della popolazione di Madeira - oggi morfologicamente attribuita alla sottospecie A. r. hispanica - sulla base di un esteso confronto molecolare con conspecifici continentali.
I risultati conseguiti - pubblicati sulla rivista Birds - hanno inequivocabilmente confermato l’appartenenza della popolazione di Madeira alla sottospecie presunta, la così detta pernice della Galizia (A. r. hispanica). Di interesse, la natura privata delle varianti genetiche rinvenute a Madeira rispetto a quelle iberiche continentali, con le popolazioni del Portogallo settentrionale (Bragança) e Spagna nordoccidentale (Asturie, Galizia) risultate in ogni caso le geneticamente più affini a quella insulare. In particolare, è stata riscontrata una forte omogeneità tra i soggetti antichi museali di Madeira (e i sintipi in particolare) e quelli moderni della medesima isola. Questo risultato è in accordo con studi recenti che hanno dimostrato l’origine dei primi colonizzatori di Madeira, tra le altre province storiche del Portogallo, dal Douro Litoral e Minho, quest’ultima confinante proprio con la Galizia. Confortante è il fatto che non sia stata rinvenuta alcuna introgressione con specie affini quali la coturnice orientale (Alectoris chukar). Questo risultato, sebbene ottenuto monitorando la sola linea materna, è comunque rilevante alla luce delle importazioni dal continente di pernici rosse prodotte in cattività e destinate sia a competizioni venatorie che al solo allevamento faunistico presente su Madeira. Nel complesso, i risultati conseguiti suggeriscono una gestione della popolazione di Madeira indipendente rispetto a quella della vicina isola di Porto Santo (distante 50 km), dove è presente la sottospecie A. rufa intercedens, una popolazione traslocata dall’Algarve all’inizio del XX secolo. Nuove indagini tramite marcatori del DNA nucleare che contemplino anche le pernici rosse dell’allevamento presente sull’isola di Madeira sono certamente necessarie per conseguire un quadro genetico più completo della locale Alectoris rufa.
Riferimento bibliografico
M. Guerrini, H.-M. Berg, S. Frahnert, M. Biscoito, F. Barbanera (2025). Genetic Identity of the Red-legged Partridge (Alectoris rufa, Phasianidae) from the Island of Madeira. Birds, 6 (4), 59.