Negli ultimi 10 anni circa 4.000 specie animali e vegetali coinvolte nel commercio illegale
I crimini ambientali rappresentano il quarto mercato illegale più redditizio al mondo, dopo droga, traffico di esseri umani e armi, con un giro d’affari stimato intorno ai 300 miliardi di dollari all’anno. Le specie simbolo minacciate da questo vero e proprio racket internazionale - rinoceronti, pangolini, leopardi delle nevi, tigri ed elefanti, tutti nella lista Rossa Iucn - sono al centro della campagna di Natale del Wwf. «Il loro futuro non è ancora scritto, tutti insieme possiamo cambiarlo». Il Panda propone l’adozione simbolica delle specie più a rischio per sostenere i progetti di conservazione sul campo.
Il problema non è affatto di poco conto. Negli ultimi 10 anni sono circa 4.000 specie vegetali e animali intercettate nel commercio illegale. Nello stesso periodo sono stati confiscati oltre 13 milioni di esemplari o lotti, per un peso complessivo superiore a 16.000 tonnellate. Di queste specie intercettate (animali e vegetali), più del 40% rientra nelle categorie di minaccia delle liste rosse Iucn.
Animali come il leopardo delle nevi: è una delle specie simbolo minacciato oltre che dal bracconaggio anche dagli effetti del cambiamento climatico. Questo raro ed elusivo felino popola le regioni montuose di 12 Paesi dell’Asia centrale e meridionale, dalle catene afghane e himalayane fino ai rilievi mongoli e siberiani. Il suo habitat si estende oltre i 3.000 metri di quota, in paesaggi aspri e inospitali che ne rendono difficile sia lo studio sia la conservazione.
Ma l’aumento delle temperature riduce sempre più l’habitat di alta quota idoneo per questa specie e le sue prede, aumentando i conflitti tra predatori e pastori. Alcuni studi proiettano una perdita di habitat tra l’8% e il 23% entro il 2070, con più di un terzo delle aree attuali che potrebbero diventare inadatte già entro il 2050.
Le stime più recenti concordano sul fatto che questa specie conti meno di 7.000 individui in natura e che il trend sia negativo.
Si stima che ogni anno vengano uccisi tra 220 e 450 leopardi, più della metà a causa dei conflitti con i pastori. Di queste uccisioni circa il 21% deriva invece dal commercio illegale di pelli e parti del corpo. Si stima che ogni anno più di cento leopardi delle nevi entrino nel commercio illegale tramite pelli, ossa, denti.
Anche la tigre è uno dei simboli più evidenti del legame tra perdita di biodiversità e crimini contro la natura. Oggi questo raro felino è classificato come Minacciato (En) nelle liste rosse della Iuc. Le stime più aggiornate indicano una popolazione selvatica che conta poco più di 5.500 individui. Questi numeri segnano un miglioramento rispetto al minimo storico di circa 3.200 tigri del 2010, frutto di sforzi di conservazione mirati, ma restano fragili e i trend positivi di alcuni paesi contrastano con il calo in altre zone dell’areale. Negli ultimi 25 anni sono stati migliaia i sequestri legati a prodotti come ossa, artigli, pelli o denti legati al commercio illegale. Anche rinoceronti (per il corno), tutte le sottospecie inserite nelle categorie “minaccia IUCN - o elefanti (per l’avorio) sono vittime del commercio illegale.
Il Wwf sottolinea che rischiamo di perdere specie iconiche come tigre, leopardo delle nevi, rinoceronte o, in Italia, l’orso bruno marsicano. Animali minacciati che rischiano di trovarsi ai minimi termini nei prossimi decenni. Le prime minacce per queste specie sono il bracconaggio (che impatta anche sul lupo, pur non essendo oggi più a rischio estinzione) causato dai conflitti con l’uomo o dal commercio illegale di fauna e flora. I crimini di natura impoveriscono la biodiversità globale: per alcune specie ciò può significare la cancellazione del loro futuro.
Ecco perché questo Natale il Wwf vuole richiamare l’attenzione sull’importanza vitale della biodiversità e invitarle ad agire per evitare che sia l’ultimo Natale per molti meravigliosi animali, regalando a sé stessi o a chi si ama, l’adozione simbolica di una specie a rischio. «L’adozione Wwf è un piccolo gesto – dice il Panda – che ognuno può fare per sostenere i progetti rivolti alla protezione e alla conservazione di specie iconiche come la tigre, l’orso polare, il koala, il leopardo delle nevi, l’elefante e molte altre. Il kit adozione può essere con peluche, col quale si riceve anche un certificato di adozione personalizzato; oppure digitale, che permette di ricevere tutto per e-mail, riducendo ancora di più l’impatto ambientale».