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Il lato oscuro dei fuochi di Capodanno: festeggiare senza botti per tutelare natura e animali

Wwf: «Chiediamo ai Comuni di emettere con anticipo ordinanze di divieto di botti, petardi e fuochi pirotecnici, vigilando in anticipo per prevenire situazioni di pericolo»
 |  Natura e biodiversità

Ogni anno, allo scoccare della mezzanotte del 31 dicembre, il cielo delle città italiane si illumina di colori e detonazioni. Ma dietro lo spettacolo dei fuochi d’artificio si nasconde un costo ambientale e faunistico che il Wwf torna a denunciare chiedendo ai Comuni un deciso cambio di rotta: vietare botti, petardi e fuochi pirotecnici e promuovere forme di festeggiamento alternative, silenziose e sostenibili.

I primi a pagare il prezzo dei festeggiamenti rumorosi sono gli animali selvatici. Le esplosioni improvvise provocano panico, disorientamento e fughe caotiche, soprattutto tra gli uccelli che dormono su alberi, siepi o tetti. Spaventati dai bang e dai flash luminosi, molti abbandonano i dormitori invernali nel cuore della notte, perdendo l’orientamento e andando incontro a collisioni fatali contro edifici, cavi e veicoli. Altri muoiono nelle ore successive per il freddo, a causa dell’enorme dispendio energetico in un periodo dell’anno già critico per la scarsità di cibo.

Secondo le stime, ogni anno in Italia muoiono migliaia di animali a causa dei botti di fine anno: circa l’80% sono animali selvatici, in gran parte uccelli, inclusi rapaci. Scene drammatiche si sono già viste in passato. A Roma, dopo il Capodanno 2021, le strade si sono trasformate in un tappeto di passeri e storni morti, uno spettacolo che si è ripetuto anche negli anni successivi, nonostante i divieti formalmente in vigore.

Gli effetti non si limitano all’immediato. Studi scientifici mostrano come il rumore dei fuochi d’artificio possa avere conseguenze a lungo termine. Una ricerca condotta a Valencia ha evidenziato alterazioni nel ciclo riproduttivo dei passeri, mentre uno studio austriaco su oche selvatiche ha registrato un aumento del battito cardiaco del 96% durante la notte di Capodanno, con valori di stress fisiologico che si sono mantenuti fino al mattino seguente. Le interferenze causate da luci e detonazioni possono colpire momenti delicati come migrazioni e accoppiamento, lasciando strascichi che si manifestano anche mesi dopo.

Se la fauna selvatica soffre in silenzio, gli animali domestici reagiscono in modo evidente. Cani e gatti, dotati di un udito molto più sensibile di quello umano, vivono i botti come un’esperienza traumatica. Un’indagine condotta nel 2024 su oltre 650 animali ha rilevato che più di un quarto tende a nascondersi, uno su cinque tenta la fuga e una percentuale significativa manifesta stress persistente per ore. Anche negli animali d’allevamento lo spavento improvviso può causare traumi, stress elevato e, nei casi più gravi, aborti.

Ma i botti non sono solo un problema per gli animali. L’impatto ambientale dei fuochi pirotecnici è tutt’altro che trascurabile. Le detonazioni rilasciano nell’aria metalli pesanti, particolato fine e perclorati, sostanze persistenti e tossiche che contaminano suolo, acqua e aria. Questi residui chimici si accumulano negli ecosistemi e possono entrare nella catena alimentare, con effetti a lungo termine sulla biodiversità e sulla salute umana. In ambito urbano, inoltre, le alte temperature e le scintille possono danneggiare alberi e aiuole, causando bruciature a tronchi e chiome o innescando incendi.

Un episodio emblematico risale al 2022, quando fuochi d’artificio non autorizzati lanciati da una villa privata a Napoli provocarono un incendio nell’Oasi Wwf del Cratere degli Astroni, distruggendo circa 40 ettari di bosco tra l’area protetta e il Parco regionale dei Campi Flegrei. I responsabili sono oggi sotto processo per disastro ambientale.

Alla luce di questi dati, il Wwf rinnova l’appello alle amministrazioni locali affinché adottino con anticipo ordinanze di divieto e garantiscano controlli efficaci. «Ogni inizio anno – sottolinea Eva Alessi, responsabile Sostenibilità di Wwf Italia – i notiziari ci raccontano di ferimenti e incidenti causati dai botti. Le sofferenze degli animali difficilmente verranno raccontate ma sono ormai documentate. Basta vedere come reagiscono i nostri animali domestici, terrorizzati, con il cuore impazzito, mentre cercano rifugio sotto letti o tavoli. Ci vuole poco ad immaginare le conseguenze per la fauna selvatica. Per molti la fuga improvvisa si conclude con la morte. Come Wwf chiediamo ai Comuni di emettere con anticipo ordinanze di divieto di botti, petardi e fuochi pirotecnici, vigilando in anticipo per prevenire situazioni di pericolo».

Sempre più città stanno sperimentando alternative a basso impatto, come spettacoli di luci, proiezioni o fuochi silenziosi. Soluzioni che permettono di festeggiare l’arrivo del nuovo anno senza trasformarlo, ancora una volta, in una notte di paura per animali e ambiente. Un cambio di tradizione non più rimandabile.

Vincenza Soldano

Vincenza per l’anagrafe, Enza per chiunque la conosca, nasce a Livorno il 18/08/1990. Perito chimico ad indirizzo biologico, nutre da sempre un particolare interesse per le tematiche ambientali, che può coltivare in ambito lavorativo a partire dal 2018, quando entra a fare parte della redazione di Greenreport.it