
Estra attore sociale della transizione energetica
Estra chiama a raccolta i sindaci soci, alla presenza anche del ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin, per proporre una strategia comune, una transizione ecologica, come l’ha definita il presidente Francesco Macrì, «nell’interesse dei cittadini e delle aziende».
Stamani la sala del Centro Affari di Arezzo è piena per il forum proposto da Estra in collaborazione con il Quotidiano Nazionale. Ci sono i sindaci delle grandi città, da Funaro a Tomasi, il presidente della Regione Giani ma anche tanti sindaci dei territori e i dirigenti delle aziende toscane. Quella per l’energia si presenta dunque come una sfida nuova e difficile per le aziende e le famiglie e la multiutility si candida al ruolo di attore sociale in grado di favore la transizione energetica. I ritardi dell’Italia sul fronte della sostenibilità energetica sono sotto gli occhi di tutti e mentre, sottolinea ancora Macrì, la Francia produce il 60% del fabbisogno energetico con il nucleare, la Spagna punta sulle rinnovabili, noi corriamo ma in ritardo. Uno stallo è stato detto, che si supera puntando a un mix energetico che preveda l’utilizzo di tutte le fonti e tecnologie disponibili, dall’idrogeno verde, al biometano ma che guardando con interesse anche alle sperimentazioni sul nucleare di ultima generazione, che però è ancora al di là dall’essere disponibile: non esistono ad oggi impianti a scala commerciale per gli Smr, mentre il nucleare da fusione è atteso non prima di metà secolo. Nel merito, il ministro Pichetto osserva che il Piano nazionale integrato energia e clima (Pniec) contempla «anche l’ipotesi nucleare, da valutarsi poi nel momento in cui si dovranno fare le scelte. Noi in questo momento stiamo definendo un quadro giuridico a livello nazionale per mettere l’Italia nella condizione di fare le scelte opportune, credo non prima del 2030».
Nell’immediato, l’unica soluzione possibile è dunque quella di spingere su efficienza energetica e fonti rinnovabili. Non a caso rivolgendosi infine ai sindaci presenti in sala, il presidente di Estra ha proposto un tavolo di concertazione per lo sviluppo del fotovoltaico che permetta di superare i limiti e gli ostacoli oggi presenti. Possono nascere, ha detto, parchi solari nelle aree periferiche delle città che possano fornire energia pulita a quei cittadini che vivono in aree vincolate.
«La transizione ecologica – chiosa il ministro Pichetto – è la sfida mondiale, perché credo nessuno oggi dubiti del cambiamento climatico, che ha tutta una serie di conseguenze. Noi abbiamo il dovere di salvaguardare il mondo, pertanto le azioni sono quelle della decarbonizzazione e produzione di nuove energie pulite arrivando a emissioni nette zero al 2050. Si tratta di una transizione che deve essere compatibile ambientalmente, socialmente ed economicamente: compatibilità economica vuol dire anche creare le condizioni perché sia percepita come opportunità e accompagnata dalla consapevolezza, da parte dei cittadini, della necessità di andare avanti su questo fronte».