
«Transizione più rapida, maggiore sicurezza energetica»: lettera di SolarPower ai ministri dell’Energia dell’Ue

«È tempo che l’Unione Europea riconosca la transizione energetica come pilastro fondamentale della sua strategia di sicurezza». È il passaggio centrale di una lettera congiunta promossa da SolarPower Europe sottoscritta tra gli altri anche da Elettricità Futura. L’iniziativa arriva in occasione del Consiglio Energia dell’Ue avviato ieri e ha un significato ben preciso: insieme ad altre 31 associazioni nazionali ed europee del fotovoltaico, nel testo si chiede ai ministri dell’Energia dell’Ue di porre le energie rinnovabili, l’elettrificazione e lo stoccaggio al centro della strategia europea per la sicurezza energetica.
Secondo i dati raccolti e diffusi da SolarPower Europe, un’accelerazione della transizione energetica può permettere all’UE di risparmiare fino a 30 miliardi di euro in importazioni di combustibili fossili già entro il 2030, e 160 miliardi entro il 2040.
Per raggiungere questo obiettivo, la coalizione del settore solare europeo invita la Commissione europea ad agire in tre ambiti prioritari. Il primo riguarda reti e flessibilità: è necessario adottare una Strategia europea per la flessibilità che potenzi lo stoccaggio energetico, in linea con le azioni già previste nel Grids Package. Il secondo ambito riguarda la manifattura solare e l’indicazione è quella di incrementare il supporto Capex e Opex per la produzione europea di tecnologie pulite nel prossimo Quadro finanziario pluriennale. Terzo ambito, cybersecurity: è necessario sviluppare e rendere obbligatori standard specifici di sicurezza informatica per le infrastrutture solari controllate da remoto, ad esempio tramite il Cyber resilience act.
Si legge nella lettera, dopo il passaggio citato in apertura sul fatto che l’Ue deve finalmente riconoscere la transizione energetica come pilastro fondamentale della sua strategia di sicurezza: «Per sfruttare appieno questo potenziale, l'Europa deve fare di più. Una maggiore elettrificazione, flessibilità e potenziamento della rete consentiranno al solare e alle fonti rinnovabili - oggi le fonti energetiche più convenienti - di raggiungere tutti i settori, sostituendo le importazioni di petrolio e gas per le nostre automobili, case e fabbriche». Seguono le cifre citate, i potenziali risparmi fino 160 miliardi entro il 2040. E poi un’ultima raccomandazione: «Le tecnologie energetiche pulite apportano ulteriori benefici alla sicurezza dell’Europa quando le loro forniture sono diversificate e sempre più prodotte in Europa e quando sono integrate in solidi quadri di cybersecurity».
