In Toscana fino a 250 mm di pioggia in 24h, ma le opere contro le alluvioni hanno retto
Ad allerta meteo di codice giallo ancora in corso su alcune aree della Toscana, è iniziata la conta dei danni per i nubifragi che ieri hanno colpito, ancora una volta, la nostra regione. Martedì 4 novembre si celebrerà a Firenze l’anniversario della grande alluvione dell’Arno del 1966, ma siamo ormai in crisi climatica e le alluvioni hanno smesso di essere eventi eccezionali: a causa delle emissioni legate ai combustibili fossili, gli eventi meteo estremi aumentano in frequenza ed intensità, segnando +485% nell’ultimo decennio italiano. Piogge sempre più concentrate nel tempo e nello spazio si abbattono su territori che non sono in grado di assorbirle, anche perché al contempo la cementificazione aumenta.
C’è chi ancora addossa le colpe ai tombini e agli alvei dei fiumi “non puliti”, facendo finta di non capire che se in un’ora piove quanto un mese non ci sono tombini che tengano; l’ipersemplificazione può aiutare a placare l’ansia addossando le colpe a qualche amministratore pubblico, ma la realtà è che per difenderci occorre tagliare le emissioni di gas serra facendo spazio agli impianti rinnovabili, investire nelle opere di contenimento idraulico come le casse d’espansione, rinaturalizzare le aree non più difendibili ridando ai fiumi almeno parte degli spazi che gli abbiamo tolto urbanizzando nel loro alveo, veicolare ai cittadini i consigli della Protezione civile su come difendersi, come fatto quest’anno dalla Regione col progetto Meno rischio cui ha collaborato anche greenreport.
«La nostra regione – spiega nel merito il presidente, Eugenio Giani – è stata colpita da una forte ondata di maltempo da Livorno a Pistoia, con punte di 250 mm di pioggia caduti in 24 ore. Esprimo un sentito e profondo ringraziamento a tutte le donne e gli uomini che in queste ore stanno lavorando instancabilmente per le nostre comunità. Grazie al nostro sistema regionale di Protezione Civile, associazioni, Vigili del Fuoco, Forze dell’Ordine e di Polizia, Consorzi di Bonifica, Genio Civile regionale, Sindaci, personale degli enti locali e gestori dei servizi. Proseguono gli interventi per il ripristino della viabilità e mettere in sicurezza le strade, continueremo a lavorare per proteggere i nostri cittadini».
Nelle ultime 24 ore sono infatti caduti oltre 250 mm di pioggia a Pracchia (PT), 220 mm a Filattiera (MS), più della pioggia che cade in media in un mese intero. Fino a 140-170 mm localmente nelle province di Massa Carrara, Lucca, Livorno e Pistoia. Il tutto nel corso di un’allerta meteo che non è una semplice “previsione” ma una procedura che serve alla Protezione civile per far fronte a possibili emergenze, oltre che per allertare la popolazione in modo che possa seguire in via cautelativa le rispettive misure di sicurezza.
Nonostante le criticità, ieri le opere messe in campo per la mitigazione del rischio idraulico hanno retto. Tra le altre l’impianto idrovoro di Crucignano a Campi Bisenzio, quello di Senice-Quadrelli, il sistema di casse di espansione di Ponte alle Vanne per l’Ombrone pistoiese.
Nell’area labronica «la stazione del Corbolone, alle porte della città di Livorno, ha registrato 93,4 millimetri caduti in un ora, dalle 11.45 alle 12.45. Un quantitativo – spiega il sindaco, Luca Salvetti – che ha causato allagamenti diffusi in città e rallentamenti alla viabilità. Un quantitativo che però non ha messo in crisi il sistema di mitigazione dei rischi rappresentato dai lavori sul rio Ardenza e Rio maggiore. Le persone sono tutte al sicuro e anche l'uscita degli alunni dalle scuole cittadine è stata gestita con grande attenzione da Protezione civile, polizia locale, associazioni del volontariato e dirigenti scolastici. L'allerta diramata dalla Regione Toscana era gialla dalle 22 di ieri l’altro sera, ma in maniera localizzata gli effetti sono stati indubbiamente più marcati rispetto alle previsioni. Il Comune di Livorno ha immediatamente aperto il Coc e sta monitorando, oltre a gestire le criticità più rilevanti».