Come organizzare un weekend ecosostenibile a Parigi
Tutte le occasioni sono buone per passare un weekend end a Parigi: che si tratti di una fuga romantica, di una gita di famiglia o di un semplice fine settimana con gli amici, la Ville Lumiere ha attrazioni per tutti i gusti. Nei tempi che stiamo vivendo, però, dove tutti abbiamo una maggiore consapevolezza circa l’importanza della sostenibilità ambientale, la nuova sfida è organizzare un weekend end a Parigi scegliendo solo soluzioni green. Di seguito alcuni consigli utili.
Scegli il viaggio in treno
Ragionando per emissioni di CO2, il mezzo di trasporto a minor impatto ambientale è il treno, seguito a grandissima distanza da auto e aereo. Prendere quindi un treno da Milano a Parigi (ma esistono collegamenti diretti anche da Venezia e Torino) è il modo più green per raggiungere la capitale francese, senza contare che ci si trova direttamente al centro città senza alcun tipo di stress. Qualora il treno non sia una soluzione possibile da praticare, valuta il carpooling: in questo modo vai a Parigi insieme ad altre persone e riduci sia le tue spese per il viaggio, sia le emissioni di CO2 nell’ambiente. In ultima istanza, se nemmeno il viaggio su gomma può essere preso in considerazione e l’aereo rappresenta l’unica soluzione, assicurati almeno di affidarti a una compagnia che offra programmi di compensazione ambientale.
Le soluzioni per gli alloggi
Spesso si tende a pensare che gli alloggi più eco-friendly siano quelli dai budget più contenuti, come ostelli per la gioventù o B&B. Se è vero che le piccole strutture ricettive hanno da sempre mostrato una grande attenzione per l’ambiente, negli ultimi anni anche le grandi catene alberghiere hanno aderito ad appositi programmi di sostenibilità, come ad esempio l’Ecolabel Europeo: è quindi possibile scegliere un hotel di lusso a cuor leggero, se questi aderisce in maniera chiara a un programma di sostenibilità ambientale. A metà strada fra i grandi hotel di lusso e gli ostelli della gioventù si collocano le strutture ricettive a conduzione familiari o gli host che mettono in affitto appartamenti privati, che pur non aderendo a protocolli ufficiali, attraverso l’uso di prodotti biologici e/o a km zero, con una gestione efficiente dei rifiuti e l’utilizzo di elettrodomestici a risparmio energetico rappresentano comunque un’ottima soluzione in ottica di sostenibilità ambientale.
Shopping a km zero
L’acquisto di souvenir quando si va in vacanza è una consuetudine consolidata da decenni, e Parigi in questo ovviamente non fa eccezione. A tal proposito, è buona norma acquistare i souvenir sin dalle prime ore in cui si arriva a Parigi, così da non ridursi all’ultimo scegliendo poi prodotti di scarso gusto e perfino strapagarli. In questo contesto, anche lo shopping può essere eco-sostenibile: preferire piccoli prodotti di artigianato locale aiuta non solo l’economia del luogo, ma permette di contrastare la produzione dei prodotti di massa che poco ha a che fare con la sostenibilità ambientale.
Spostarsi a Parigi a impatto zero
Così come per raggiungere Parigi, anche per spostarsi all’interno della capitale francese c’è un ventaglio di soluzioni classificabile in ordine di impatto ambientale: camminare a piedi o usare il bike sharing solo le soluzioni 100% sostenibili, prendere autobus o metropolitana vanno bene per coprire distanze più ampie, auto e taxi sono da evitare a prescindere, vista la grande emissione di CO2 di cui sono responsabili. Iniziano con il dire che camminare a piedi per Parigi è anzitutto piacevole, ci sono bellezze nascoste a ogni angolo della strada, e tutte le principali attrazioni sono abbastanza vicine da poter essere “incastonate” in passeggiate per la città. Se proprio non si può o non si vuole camminare, ci si può affidare al bike sharing: Parigi vanta più di 1000 km di piste ciclabili, è un vero paradiso per chi ama le due ruote. Se poi si alloggia appena fuori e occorre raggiungere il centro necessariamente con i mezzi, come in tutte le grandi metropoli anche l’azienda dei trasporti pubblici parigini prevede la possibilità di acquistare abbonamenti giornalieri e interi carnet di biglietti.
Cibo a basso impatto ambientale
Al netto della presunta competizione fra la cucina italiana e quella transalpina, tralasciando i campanilismi va candidamente ammesso che anche in Francia c’è una grandissima tradizione culinaria. A maggior ragione, quindi, per mangiare bene e al tempo stesso avere un minimo impatto sull’ambiente scegli sempre i piccoli ristoranti che aderiscono a campagne anti-spreco alimentare e che vantano prodotti a km zero anziché le grandi catene di fast food che inquinano in maniera indicibile.