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Sicurezza stradale, è in Toscana il primo progetto formativo nazionale per autisti e autoscuole

Franchi (Ratp): «Il viaggio collettivo in bus è più sicuro di qualunque altro mezzo su strada, ce lo dicono i dati del ministero dei Trasporti»
 |  Territorio e smart city

I sinistri stradali nell’ambito dell'attività lavorativa determinano circa il 4% di tutti gli infortuni sul lavoro ed oltre il 50% delle morti sul lavoro: ecco perché è fondamentale formare e sensibilizzare tutti i soggetti che della strada hanno fatto il loro luogo di lavoro.

È in quest’ottica che – ieri a Palazzo Medici Riccardi, sede della Città Metropolitana di Firenze – l’associazione Gabriele Borgogni ha presentato il primo progetto in Italia di formazione per autisti professionali e operatori di autoscuole in tema di sicurezza stradale, realizzato in collaborazione con Autolinee Toscane, GEST, UNASCA - Unione Nazionale Autoscuole e Studi di Consulenza Automobilistica ed il Centro Studi Cesare Ferrari.

«Siamo felici di partecipare, primi in Italia con Autolinee Toscane e GEST, al modello sperimentale di formazione in tema di sicurezza stradale pensato per gli autisti professionali dall’Associazione Gabriele Borgogni – dichiara Riccardo Franchi, direttore Risk Management RATP Dev Italia – Il viaggio collettivo in bus è più sicuro di qualunque altro mezzo su strada, ce lo dicono i dati del Ministero dei trasporti riferiti al 2023: guardando i dati degli incidenti mortali in ambito urbano, solo 2 su 1.329 hanno riguardato bus urbani. In materia di prevenzione degli incidenti stradali Autolinee Toscane agisce su diversi fronti: monitora e analizza i sinistri e appronta statistiche interne, risultati alla mano prevede possibili soluzioni che inserisce nel percorso di studio delle Accademie e condivide con tutti gli autisti con la Formazione continua. Per questo “at” ha accettato volentieri di estendere la formazione con approfondimenti in materia di omicidio stradale e sui rischi professionali dell’autista. Ricordiamo che i mezzi pubblici su strada hanno un ruolo importante: più trasporto pubblico implica meno traffico veicolare e quindi meno incidenti, per questo è importante investire anche nella formazione degli autisti. Il lavoro di prevenzione analisi e monitoraggio che fa Autolinee Toscane ci è valso il certificato internazionale “ISO 39001 Road safety management system».

Per fare un passo avanti collettivo, l’Associazione Borgogni ha sottoscritto un protocollo nazionale con UNASCA per avviare percorsi di formazione e sensibilizzazione sull’omicidio stradale e sulle lesioni stradali a partire dalle scuole guida passando per gli autisti professionali, seguendo un modello che può essere esteso a tutto il territorio nazionale. Infatti tutti gli utenti della strada, dal pedone all'autista del mezzo pubblico su rotaia, passando dal conducente del monopattino, della bicicletta, del ciclomotore, delle autovetture e dei mezzi pesanti, oltre ad acquisire le fondamentali nozioni teoriche e pratiche per condurre un mezzo di trasporto, dovrebbero assumere la consapevolezza delle conseguenze civili e penali derivanti dalla violazione delle regole del codice della strada, oltre che conoscere diritti ed interessi che il sistema giuridico italiano tutela quando si subisce un certo comportamento altrui sulla strada. 

«Sono molto felice che questo progetto, unico in Italia, sia partito proprio da Firenze e dalla Toscana, dove il tema della sicurezza stradale è particolarmente sentito dai cittadini e dalle Istituzioni – commenta – Valentina Borgogni, presidente dell’Associazione – Ne vogliamo parlare con gli addetti ai lavori e fermare queste stragi, per questo ringrazio il nostro ufficio legale, Autolinee Toscana, GEST, UNASCA ed il Centro Studi Cesari Ferrari per aver aderito a questo importante percorso: solo con l’unità ed il lavoro comune di tutti questi soggetti possiamo realizzare qualcosa di unico per salvare vite umane” ha dichiarato».

 La sperimentazione è partita da Firenze con COAFF - Cooperativa Autoscuole Fiorentine (che fa parte di UNASCA), e con Autolinee Toscane e GEST - entrambe del gruppo Ratp Dev Italia. Dal 2025 sono stati avviati due differenti percorsi: il primo si rivolge agli autisti professionali ed interessa sia i nuovi conducenti nell’ambito delle Accademie delle due aziende di trasporto, sia gli autisti che devono rinnovare la patente (CQC), e consiste in momenti di formazione e riflessione sul tema dell’omicidio stradale e delle lesioni stradali dove vengono illustrate da avvocati che si occupano di diritto penale e diritto del lavoro le conseguenze che hanno tutti gli attori coinvolti ed i rischi professionali dell’autista. Il secondo è rivolto agli insegnanti e agli istruttori di scuola guida affinché prendano coscienza dell’importanza di trattare questo tema nell’ambito della formazione dei futuri conducenti, professionali o meno, visto che i programmi ministeriali ed i test di esame non lo prevedono. 

«Il luogo di lavoro dei conducenti della tramvia è la strada – conclude Fabrizio Conti, Responsabile del Movimento GEST – Durante i percorsi di formazione interna, sensibilizziamo i nostri autisti a mantenere alta l’attenzione su tutto ciò che li circonda. Il tram viaggia in sede protetta, ma attraversa incroci, strisce pedonali e corsie miste ed è fondamentale mantenere una guida lineare e sicura, con la consapevolezza di tutto quello che avviene sulla strada. È importante anche essere responsabili e conoscere le conseguenze dei sinistri stradali in attività lavorativa, per questo abbiamo aderito ai percorsi di formazione dell’Associazione Borgogni».

Redazione Greenreport

Greenreport conta, oltre che su una propria redazione giornalistica formata sulle tematiche ambientali, anche su collaboratori specializzati nei singoli specifici settori (acqua, aria, rifiuti, energia, trasporti e mobilità parchi e aree protette, ecc….), nonché su una rete capillare di fornitori di notizie, ovvero di vere e proprie «antenne» sul territorio.