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La staffetta è aperta a tuttə: l’obiettivo è mobilitare quante più persone possibile

La COP30 Bike Ride attraversa l’Italia: una staffetta globale su due ruote per il clima

Sono 10 le proposte per il clima su due ruote, dalle reti ciclabili strutturali e connesse entro il 2030 alla riduzione del traffico motorizzato
 |  Territorio e smart city

Dal 27 luglio al 12 agosto 2025, l’Italia è protagonista della COP30 Bike Ride, una staffetta ciclistica internazionale partita lo scorso 14 maggio da Baku (Azerbaigian) e diretta a Belém, in Brasile, sede della prossima Conferenza ONU sul Clima (COP30). La pedalata ha portato nel nostro Paese un messaggio chiaro: la bicicletta non è solo uno stile di vita, ma una soluzione concreta alla crisi climatica.

Con l’obiettivo di percorrere oltre 10.000 km in tre continenti, la Bike Ride punta a stabilire quattro Guinness World Record e, soprattutto, a coinvolgere cittadini e amministrazioni in un’azione collettiva per la transizione ecologica.

Una missione condivisa

La COP30 Bike Ride promuove:
● 10 proposte strategiche per una mobilità ciclabile più sicura, capillare e integrata;
● la raccolta di lettere di impegno da parte di enti locali per migliorare infrastrutture e politiche ciclabili (tra i firmatari le municipalità di: Pordenone, Treviso, Firenze, Bologna, Ferrara);
● la partecipazione attiva di cittadinanza e territori alla discussione climatica, con eventi pubblici, talk, proiezioni e momenti di scambio tra attivisti, tecnici e amministratori;
● il rafforzamento delle sinergie locali, grazie al contributo di numerose realtà associative.

La staffetta è aperta a tuttə: l’obiettivo è mobilitare quante più persone possibile, perché più siamo, più la nostra voce si farà sentire. Nella scorsa edizione (COP29 Bike Ride) avevano partecipato circa 200 persone; in questa edizione, solo in Italia, sono già quasi 100 i partecipanti.

Le proposte per il clima su due ruote
Le 10 proposte al centro della campagna spaziano dalla pianificazione urbana agli incentivi economici: reti ciclabili strutturali e connesse entro il 2030, riduzione del traffico motorizzato, piani finanziati per la ciclabilità, più spazi protetti attorno a scuole e snodi del trasporto pubblico, parcheggi bici ovunque servano, eventi annuali e "case della bici", formazione mirata per giovani e donne, incentivi al settore ciclistico, logistica urbana con cargo bike e strumenti di monitoraggio dei risultati.

Il passaggio in Italia

Dal confine friulano a quello francese, la staffetta sta attraversando i centri urbani e territori attivi sul fronte della mobilità sostenibile: Gorizia, Udine, Pordenone, Treviso, Padova, Ferrara, Bologna, Firenze, la costa ligure e molte altre città. In ogni tappa si sono svolti eventi pubblici, incontri con le amministrazioni e momenti conviviali di confronto.
Il 2 agosto, a Bologna, la serata alla Velostazione di Bologna ha riunito attivisti e cittadinə in un talk partecipato per raccontare la visione della COP30 Bike Ride: cambiare il sistema, a partire dalla strada.

La realizzazione delle tappe italiane è stata possibile grazie al coordinamento di Jacopo Bardi di BYCS e al supporto attivo di numerose sezioni FIAB locali e regionali, tra cui FIAB Emilia-Romagna, FIAB Friuli Venezia Giulia, FIAB Firenze, FIAB Tigullio, oltre ad associazioni come Salvaiciclisti Bologna e La Mente Comune Padova.

Chiunque può unirsi alla staffetta nelle prossime tappe, anche solo per un tratto: basta una bici e la voglia di contribuire. Info, mappa, iscrizioni e form per gli enti su: copbikeride.org Segui l’iniziativa sui social: Instagram | Facebook | YouTube → @copbikeride

cop30 bike ride firenze

Redazione Greenreport

Greenreport conta, oltre che su una propria redazione giornalistica formata sulle tematiche ambientali, anche su collaboratori specializzati nei singoli specifici settori (acqua, aria, rifiuti, energia, trasporti e mobilità parchi e aree protette, ecc….), nonché su una rete capillare di fornitori di notizie, ovvero di vere e proprie «antenne» sul territorio.