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Stati generali per la rigenerazione dei territori: Verona al centro del dibattito nazionale

Tra sostenibilità reale e responsabilità giuridica: dalla Camera forese ambientale focus su economia circolare, riqualificazione e greenwashing
 |  Territorio e smart city

Dal 22 al 24 ottobre Verona ospiterà la quinta edizione degli Stati generali per la rigenerazione dei territori, un appuntamento che negli anni è diventato un punto di riferimento per tutti coloro che si occupano di diritto e ambiente. 

L’iniziativa, nata dalla volontà della Camera forense ambientale di creare uno spazio di confronto strutturato e autorevole, approda quest’anno in Veneto dopo aver attraversato la Basilicata, la Sicilia, la Liguria e le Marche, portando in ogni regione un approccio di lavoro fondato sul dialogo tra giuristi, tecnici, istituzioni e imprese.

Ogni edizione ha messo in luce criticità e opportunità specifiche, ma il filo conduttore rimane sempre lo stesso: leggere la transizione ecologica attraverso la lente del diritto, cogliendone le implicazioni normative, le responsabilità dei diversi attori, le ricadute sui territori. Verona rappresenta un passaggio importante perché il Veneto è una regione in cui innovazione e sfide ambientali convivono. Qui la gestione dei rifiuti, i progetti di bonifica e la governance delle risorse naturali mostrano sia buone pratiche da valorizzare sia nodi ancora da sciogliere. Portare qui gli Stati Generali significa accendere un riflettore nazionale su questi temi.

Il titolo scelto per l’edizione 2025 – “Economia circolare, riqualificazione e greenwashing: tra sostenibilità reale e responsabilità giuridica” – riflette bene lo spirito con cui la Camera forense ambientale affronta la questione ambientale. Troppo spesso parole come “transizione”, “green” o “sostenibilità” rischiano di rimanere etichette prive di contenuto, strumenti di comunicazione più che di trasformazione. Il diritto, invece, ha il compito di fare chiarezza: fissare regole, garantire responsabilità, creare certezze per cittadini e imprese.

Parlare di rigenerazione significa andare oltre il recupero fisico di aree compromesse. Significa gestire in maniera efficace ed efficiente le procedure ambientali, stimolare comportamenti virtuosi e, allo stesso tempo, costruire strumenti di governance che consentano a istituzioni e operatori economici di collaborare. Ogni intervento ambientale ha infatti conseguenze sociali ed economiche: riguarda la salute dei cittadini, le prospettive di sviluppo delle imprese, la qualità della vita delle comunità locali. Per questo serve un approccio integrato, capace di unire giuristi, tecnici e decisori politici in una visione comune.

Le tre giornate di Verona – tra la Sala Maffeiana, cuore della cultura giuridica della città, e la Sala Congressi di Confindustria Verona, luogo di incontro con il mondo produttivo – saranno l’occasione per mettere insieme esperienze e competenze diverse. Magistrati, accademici, avvocati, funzionari ed esperti ambientali porteranno il proprio contributo, ma soprattutto saranno chiamati a costruire un dialogo concreto e aperto. Non semplici relazioni, ma un percorso di riflessione corale che deve tradursi in proposte e indirizzi utili al sistema Paese.

Un aspetto che considero centrale è quello della comunicazione ambientale. Se vogliamo che la transizione ecologica diventi realtà, dobbiamo anche imparare a raccontarla in modo chiaro, responsabile e documentato. La corretta informazione è parte integrante della cultura della sostenibilità: non bastano regole e strumenti tecnici, serve anche una narrazione che accompagni cittadini e imprese, che smascheri le scorciatoie del greenwashing e che valorizzi i percorsi autentici. Gli Stati generali rappresentano dunque anche un laboratorio di comunicazione, dove diritto e linguaggi pubblici possono incontrarsi.

La Camera forense ambientale, fin dalla sua nascita, ha scelto di collocarsi in questo spazio di confine tra diritto e scienza, tra ricerca e prassi operativa. Lo facciamo con l’obiettivo di accrescere la cultura giuridica e tecnica del Paese, offrendo formazione specialistica, pubblicazioni, momenti di confronto e attività di advocacy. Con gli Stati Generali portiamo ogni anno questo impegno a un livello più alto, trasformandolo in un momento collettivo di riflessione e di proposta.

Siamo convinti che oggi, più che mai, il compito del diritto ambientale sia quello di sostenere le istituzioni nella costruzione di percorsi credibili e di lungo periodo. Non possiamo limitarci a inseguire emergenze o a correggere errori a posteriori: serve una visione che anticipi i problemi, che guidi le scelte politiche ed economiche, che accompagni il Paese nella transizione con strumenti chiari e applicabili.

Gli Stati generali per la rigenerazione dei territori nascono e si sviluppano proprio per questo: per offrire un luogo di confronto dove il sapere giuridico non si chiude in sé stesso, ma si mette al servizio della collettività. Verona sarà la cornice in cui dare forza a questa prospettiva: un futuro in cui la sostenibilità non sia solo dichiarata, ma costruita giorno dopo giorno attraverso regole certe, responsabilità condivise e un dialogo costante tra chi governa, chi produce e chi tutela.

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Cinzia Pasquale

Cinzia Pasquale, avvocato abilitato alle Magistrature Superiori, è specializzata in diritto ambientale. Fondatrice e presidente della Camera Forense Ambientale, coordina la CFA Summer School e gli Stati Generali per la Rigenerazione dei Territori. È membro dei comitati scientifici di Icef Court e di HUTTE, partner di RemTech Expo. Docente e consulente di Pubbliche Amministrazioni, dirige master e corsi sulle nuove professioni verdi. Fa parte del Tavolo Giustizia della Pontificia Accademia Internazionale Mariana in Vaticano ed è autrice di articoli scientifici.