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Allerta meteo in Toscana, torna il codice giallo per rischio idrogeologico e idraulico

È attivo con validità dalle ore 18 di mercoledì 9 alle ore 8 di giovedì 10 aprile
 |  Toscana

La Sala operativa unificata della Protezione civile toscana (Soup) ha diramato una nuova allerta meteo. Sono previste condizioni in peggioramento dal pomeriggio di oggi, mercoledì, e fino alle prime ore di domani, giovedì, con possibilità di rovesci e temporali anche intensi più probabili sulla fascia costiera, in particolare fra il basso livornese, il basso pisano e il grossetano. 

Per queste zone, la Soup regionale ha emesso un codice giallo per rischio idrogeologico e idraulico dei corsi d'acqua minori, con validità dalle ore 18 di mercoledì 9 alle ore 8 di giovedì 10 aprile.

Come comportarsi? I consigli del Centro per la protezione civile dell’Università di Firenze

Codice allerta GIALLO

Sono previsti eventi intensi, localmente pericolosi, ma spesso è difficile prevedere con precisione dove si manifesteranno. Sono tipicamente associati a forti temporali o a forti perturbazioni di breve durata.

Possono verificarsi allagamenti localizzati delle strade, sottopassi, aree depresse, dovuti alla crisi del sistema fognario e dei corsi d’acqua minori. Inoltre, frane superficiali e colate di fango improvvise. In caso di temporali inoltre fulmini, grandine, vento forte, caduta di rami e tegole.

Come comportarsi

  • Tenersi aggiornati sull’evoluzione delle condizioni meteo tramite radio, TV, siti web istituzionali.
  • Fare attenzione alle attività all’aperto, in particolare in presenza di alberi e strutture temporanee o pericolanti.
  • Guidare con attenzione, in particolare nei tratti esposti a frane e caduta massi
  • Fare molta attenzione agli attraversamenti dei corsi d’acqua (ponti o guadi) e alle zone depresse (sottopassi, zone di bonifica).

Redazione Greenreport

Greenreport conta, oltre che su una propria redazione giornalistica formata sulle tematiche ambientali, anche su collaboratori specializzati nei singoli specifici settori (acqua, aria, rifiuti, energia, trasporti e mobilità parchi e aree protette, ecc….), nonché su una rete capillare di fornitori di notizie, ovvero di vere e proprie «antenne» sul territorio.