
Oltre il 90% del biogas di discarica captato a Scapigliato: più energia rinnovabile e buona qualità dell’aria

Dalla naturale degradazione delle componenti organiche presenti nei rifiuti conferiti in discarica si genera biogas – un gas ricco di metano – che, in base a come viene gestito, può rappresentare uno dei principali impatti ambientale dei siti di smaltimento oppure una preziosa fonte di energia rinnovabile (in quanto derivante da frazione organica).
A Rosignano Marittimo, nel Polo impiantistico di Scapigliato – gestito dall’omonima società, a capitale interamente pubblico – la percentuale di captazione è arrivata a superare il 90%. È quanto emerso nel corso di questi primi mesi del 2025, dopo oltre 900 misurazioni di flusso, quando l’azienda ha commissionato ad un laboratorio terzo, per garantire obiettività e trasparenza, l’attività di monitoraggio periodico sulle emissioni diffuse di biogas.
Una volta captato, viene utilizzato da Scapigliato come fonte rinnovabile per produrre energia elettrica, che viene poi immessa in rete e distribuita a tariffe scontate alle famiglie del territorio grazie al progetto “Scapigliato Energia”, in un’operazione di economia circolare a km zero che abbina benefici ambientali con quelli sotto il profilo socioeconomico.
«Per aumentare la produzione di energia e ridurre al contempo le emissioni climalteranti abbiamo automatizzato il processo di aspirazione del biogas – ricordano dalla direzione societaria – L’automazione è stata finora applicata ad alcune delle sottostazioni che gestiscono il biogas di discarica, ma verrà replicata a tutte quelle esistenti; è stata, inoltre, completata prima dell’estate scorsa l’installazione di una nuova e più performante centrale di aspirazione del biogas».
Dal 2021, inoltre, all’interno del Polo impiantistico di Scapigliato è attiva una stazione di monitoraggio per rilevare la qualità dell’aria nel sito industriale dove vengono svolte le attività di gestione rifiuti condotte dall’azienda. Il monitoraggio rappresenta una prescrizione contenuta nell’Autorizzazione integrata ambientale (Aia) rilasciata nel 2019 per regolare le attività del Polo impiantistico.
Il monitoraggio viene realizzato “in continuo” – ovvero in tempo reale – tramite appositi sensori, in grado di rilevare le emissioni dei composti chimici individuati come più adeguati al tracciamento delle attività di gestione rifiuti in relazione alla qualità dell’aria.
Recentemente Scapigliato ha ricevuto gli esiti del monitoraggio in continuo sulla qualità dell’aria nel Polo impiantistico relativi al secondo semestre 2024, anch’essi sottoposti ad analisi svolta da soggetti terzi. Da luglio a dicembre scorso sono stati raccolti circa 4mila dati validi per ognuno dei composti chimici, la cui analisi documenta che le attività gestionali svolte da Scapigliato e finalizzate alla mitigazione degli impatti odorigeni continuano a dimostrarsi efficaci, confermando una buona qualità dell’aria all’interno del Polo.
«La nostra attenzione all’ambiente e al territorio è massima – concludono da Scapigliato – e intraprendiamo continuamente azioni gestionali volte a migliorare gli impatti delle nostre attività».
