
Dalla Regione Toscana 20 mln di euro per lo sviluppo delle Comunità energetiche rinnovabili

Le Comunità energetiche rinnovabili (Cer) rappresentano un “nuovo” soggetto giuridico, delineato dal recepimento della direttiva europea Red II, costituibile a partire da un gruppo di singoli soggetti – come famiglie, stabilimenti produttivi e Comuni – che decidono di autoprodurre, accumulare e scambiarsi energia generata da fonti rinnovabili, nello spirito di una vera comunità e aprendo al contempo realizzazione di nuovi modelli di business.
Due i canali di accesso ai sostegni, per le Comunità energetiche: il primo prevede una tariffa incentivante su tutto il territorio nazionale, mentre il secondo riguarda i Comuni entro i 5mila abitanti e consiste in un contributo in conto capitale – finanziato con 2,2 mld di euro dal Pnrr – per coprire fino al 40% delle spese ammissibili.
Di fatto, in Italia siamo però ancora ai nastri di partenza. Si contano infatti 212 Cer con 326 impianti di produzione (per complessivi 18 MW) e 1.956 utenze collegate, in base ai dati aggiornati dal Gse al 6 marzo scorso. In questo contesto la Regione Toscana prova ad accelerare, con la pubblicazione di un bando da 20 milioni di euro che finanzia la realizzazione di impianti fotovoltaici, eolici, idroelettrici, a biomasse e altre fonti rinnovabili, attraverso contributi a fondo perduto (ammissibili anche interventi di efficientamento e di supporto alla gestione condivisa dell’energia); l’obiettivo è promuovere la nascita e lo sviluppo di CER già costituite, in conformità con la Direttiva Europea 2018/2001 e le normative nazionali.
«La Toscana è pronta ad un futuro energetico più virtuoso – spiega il presidente della Regione Eugenio Giani – crediamo fortemente in uno sviluppo delle rinnovabili e le comunità energetiche, grazie al supporto finanziario del Pnrr e dei fondi Ue, rappresentano una grande opportunità per incentivare la transizione energetica. Nelle comunità energetiche cittadini, associazioni e imprese imprenditoriali sono al tempo stesso produttori e consumatori di energia, protagonisti di un’azione collettiva che rappresenta una grande opportunità sia dal punto di vista ambientale che sociale ed economico».
Possono partecipare al bando le Cer legalmente costituite; Comuni, Province, Città Metropolitana e Unioni di Comuni come soci delle Cer; micro, piccole e medie imprese; aziende sanitarie e ospedaliere pubbliche. La dotazione finanziaria di 20 milioni prevede 14 milioni di euro per progetti localizzati nei Comuni con popolazione superiore a 5.000 abitanti, e i rimanenti 6 milioni di euro per le aree interne strategiche, individuate con DGR 690/2022.
«Le Comunità energetiche rinnovabili rappresentano un cambio di paradigma nel nostro modo di produrre e consumare energia – conclude l’assessora regionale all’Ambiente, Monia Monni – cittadine e cittadini, enti locali, imprese e soggetti del terzo settore si uniscono per condividere l’energia prodotta localmente da fonti rinnovabili. È un modello che rafforza la coesione sociale, abbatte le disuguaglianze, riduce le emissioni e restituisce potere ai territori. Questa misura s’inserisce pienamente nella visione strategica della Toscana: diventare una regione leader nella transizione ecologica, dove l’energia pulita è anche uno strumento di democrazia e di partecipazione. Le Cer sono una sfida culturale, sociale e ambientale che vogliamo vincere insieme ai territori».
Le domande per partecipare al bando potranno essere presentate attraverso la piattaforma di Sviluppo Toscana, che opera come organismo intermedio per conto della Regione. Il bando è accessibile qui https://www.sviluppo.toscana.it/bandocer.
