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Ecco il programma, e come partecipare

I servizi pubblici in Toscana guardano al modello delle società Benefit

Mercoledì 7/5 al Maggio fiorentino il convegno di alto livello promosso da Confervizi Cispel Toscana, con la media partnership di greenreport
 |  Toscana

Nel 2016 l’Italia è diventata il primo Paese europeo a introdurre nella propria legislazione la possibilità per le aziende di adottare la qualifica di società Benefit, ovvero società che pongono all’interno del proprio oggetto sociale finalità di beneficio comune: per una società Benefit l’obiettivo è creare di valore per tutti gli stakeholder – operando in modo responsabile, sostenibile e trasparente nei confronti di comunità e ambiente –, ufficializzando così l’impegno dell’azienda nel perseguire obiettivi di bene comune e uno scopo che vada oltre il solo profitto.

In questo primo decennio le società Benefit hanno continuato a crescere, arrivando a fine 2024 a quota 4.593 (+27% sul 2023): tutte insieme superano i 217.000 addetti, mentre il valore della produzione si attesta sui 62 miliardi di euro. Società Benefit sono presenti lungo tutto lo Stivale, ma si concentrano soprattutto al nord – con la Lombardia che da sola ne conta 1.500, mentre in Toscana sfiorano quota 250. Ma adesso una nuova spinta allo sviluppo regionale può arrivare dalle aziende attive sul fronte dei servizi pubblici locali, con la guida dell’associazione che le rappresenta – Confservizi Cispel Toscana – a partire dal suo presidente Nicola Perini, che già da un anno ha fortemente posto l’accento sull’economia civile mettendo al centro i diritti dei cittadini.

L’occasione per impostare la rotta è già in agenda il prossimo mercoledì 7 maggio, quando Cispel organizza (con la media partnership di greenreport) il convegno di alto livello Società benefit: un nuovo patto tra servizi pubblici e territorio, a partire dalle ore 9 nel foyer di galleria del teatro del Maggio fiorentino, a ingresso gratuito (iscrivendosi contattando vmaestrini@tiforma.it).

Dopo i saluti istituzionali di Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana, della sindaca di Firenze Sara Funaro e di Alberta Ticciati – sindaca di Campiglia Marittima nonché delegata all’economia civile di Anci Toscana –, il convegno prosegue con la lectio magistralis di Stefano Zamagni.

Il concetto di economia civile, ovvero di un sistema economico concepito come un insieme di istituzioni destinate a collaborare insieme per assicurare il ‘ben vivere sociale’, attraversa l’intera opera di Zamagni, che non a caso è docente proprio di Economia civile all’Università degli studi di Bologna.

«Coesione vuol dire agire assieme, mentre l’origine della parola competizione richiama il tendere assieme a un obiettivo. Ecco che competizione è coesione, c’è chi arriva primo ma senza escludere gli altri – come già spiegato da Zamagni su queste colonne – La concorrenza al contrario è stata una deviazione del pensiero economico, che ha finito per confondere le idee, portando a credere che si vince solo distruggendo gli altri».

La mattinata prevede infine gli interventi di Irene Sanesi (commercialista e fondatrice di Bbs-pro) e di Gian Maria Nardi – consulente e rendicontatore di sostenibilità – per poi concludersi con una tavola rotonda moderata da greenreport: a partecipare sono Mauro Del Barba (presidente Assobenefit), Filippo Fossati (amministratore unico di Qualità & Servizi), Massimo Mercati (presidente di Farmacie fiorentine-Afam e ad di Aboca), Roberto Renai (presidente di Acquedotto del Fiora) e Riccardo Vannozzi (presidente di Ti Forma), col presidente Perini chiamato a concludere tirando le fila della giornata di confronto.

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Redazione Greenreport

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