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Per Ecofor bilancio in utile da oltre 4,5 mln di euro, mentre la Regione approva nuovi volumi per le discariche in Valdera

Dalla Giunta toscana via libera agli ampliamenti per Pontedera e Peccioli, in attesa di risalire la gerarchia Ue con nuovi impianti di prossimità
 |  Toscana

La partecipata pubblica Ecofor service – realtà della Valdera specializzata nel trattamento e smaltimento in sicurezza di rifiuti speciali non pericolosi – ha chiuso il bilancio 2024 con 32,3 milioni di euro di valore della produzione, un margine operativo lordo di 11,9 mln di euro e un utile di oltre 4,5 mln di euro.

«La performance economica del 2024 riflette l’impegno costante dell’azienda nel consolidare il proprio posizionamento all’interno del mercato ambientale, riuscendo a mantenere alti standard qualitativi pur in un contesto macroeconomico ancora segnato da elementi di instabilità», commenta l’amministratore delegato, Rossano Signorini, sottolineando in particolare l’impegno messo in campo nell’ultimo anno sul fronte della produzione di energia rinnovabile a partire dal biogas captato in discarica: «Gli impianti Ecofor producono circa 25mila MWh di energia elettrica – sottolinea Signorini – Di questi circa il 20% viene utilizzata per la piena autosufficienza degli impianti dell’azienda, mentre la rimanente è immessa sul mercato libero a prezzo agevolato per il territorio locale. Un asset strategico che permette di contenere i costi e contribuire concretamente alla transizione verso un modello di economia circolare, che resta uno dei pilastri della nostra visione aziendale».

È in questo contesto che nei giorni scorsi, tramite apposita delibera della Giunta regionale toscana, è stato approvato il Progetto di recupero volumetrico delle aree interne al comparto ecologico ubicato in loc. Gello, che permetterà di ampliare i volumi a discarica.

Tale progetto – nella sua conformazione finale esitata dai lavori della Conferenza dei servizi – prevede la realizzazione di un lotto di ampliamento (Lotto 5) finalizzato all’ottenimento di nuovi volumi di discarica per il conferimento di rifiuti speciali, suddivisi in due stralci funzionali. Il primo stralcio funzionale, prevede il conferimento di rifiuti speciali per complessivi 1.932.050 mc lordi, corrispondenti a 1.995.700 t con una durata della gestione operativa di circa 9 anni (2028 ÷ 2036). La proposta prevede conferimenti annui pari a 220.000 t, con una riduzione rispetto agli attuali 350.000 t annui, in maggiore aderenza alla strategia europea di riduzione progressiva dei conferimenti in discarica.

Con il secondo stralcio funzionale si prevede il completamento del progetto attraverso la realizzazione, gestione, chiusura e post gestione di un lotto di ampliamento, di volumetria lorda complessiva di 1.109.950 mc, corrispondenti a 1.282.200 t di rifiuti, per il quale si prevede sempre un conferimento annuo pari a 220.000 t/a, con una durata della gestione operativa di circa 5 anni (2037 ÷ 2042), cui si aggiungono ulteriori cinque anni per il completamento delle opere di copertura definitiva (termine opere nel 2047).

In parallelo, una seconda delibera approvata sempre dalla Giunta regionale nei giorni scorsi, ha dato via libera al progetto di Razionalizzazione funzionale delle infrastrutture e degli impianti di servizio della discarica e contestuale recupero di nuove volumetrie nel Comune di Peccioli, assicurando nuove volumetrie per gli smaltimenti nella discarica per rifiuti non pericolosi di Legoli, gestita dalla public company Belvedere, che si sta trasformando ormai anche in un polo di attrazione turistica con 27mila visitatori nell’ultimo anno.

In questo caso il progetto prevede il recupero di nuove volumetrie (Legoli 3) da destinare allo smaltimento dei rifiuti per una volumetria geometrica complessiva di circa 5.319.600 m3 (dei quali 4.092.000 m3 costituiti da rifiuti e 1.227.600 da coperture) la cui coltivazione è prevista in due lotti successivi dei quali: il primo (Lotto1), della durata di circa 10,5 anni, avrà una volumetria di circa 3.393.000 m3 (dei quali 2.610.000 m3 costituiti da rifiuti e 783.000 m3 da coperture), ed il secondo (Lotto 2) della durata di circa 6 anni, cui si aggiungono ulteriori tre anni per il completamento delle opere di copertura definitiva (termine opere nel 2044), avrà una volumetria di circa 1.926.600 m3 ( dei quali 1.481.000 m3 costituiti da rifiuti e 444.600 m3 da coperture).

Complessivamente, si tratta di uno scenario che da una parte offre alla Toscana la sicurezza di non cadere mai in emergenze rifiuti per mancanza d’impianti di prossimità, garantendo continuità al presidio ambientale delle discariche; dall’altra, conferma l’urgenza di dotarsi di impianti alternativi per risalire la gerarchia di gestione rifiuti – come l’ossicombustore in progetto proprio a Peccioli, per il quale a giugno è atteso il test della Conferenza dei servizi – in modo da rendere progressivamente marginale il ricorso alla discarica: gli stessi obiettivi Ue (per i rifiuti di derivazione urbana) prevedono di giungere al 2035 smaltendo non più del 10% dei rifiuti in discarica, mentre oggi la Toscana è a oltre il triplo. Un salto di classe che il nuovo Piano regionale dell’economia circolare, approvato a inizio anno, è chiamato a traguardare.

Redazione Greenreport

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