
Porto di Livorno, interrogazione parlamentare di AVS: carico militare fatto passare per commerciale

Con un’interrogazione ai ministri delle infrastrutture, Matteo Salvini, e della difesa, Guido Crosetto, il deputato di Alleanza Verdi Sinistra Marco Grimaldi - su sollecitazione della consigliera comunale di Livorno Denise Bertozzi, di Sinistra italiana e dopo la mobilitazione dei lavoratori portuali - ha portato in Parlamento il caso dell'approdo al Molo Italia del porto di Livorno della nave Sinc Severn, battente bandiera statunitense, carica di mezzi e materiale logistico-militare destinato alla base di Camp Darby.
Grimaldi evidenzia che «L'11 maggio, la nave è approdata al Molo Italia, trasportando mezzi e materiale logistico militare - tra cui 12 jeep dotate di sistemi d'arma, classificati per la maggior parte come materiale commerciale. Le operazioni di sbarco hanno destato immediatamente gravi perplessità: mancavano documenti di bonifica sui mezzi provenienti da esercitazioni militari condotte in aree potenzialmente contaminate; non vi era trasparenza sul contenuto dei container; e le autorità di controllo non erano state informate della natura militare del carico».
Secondo quanto ricostruisce la federazione livornese di Sinistra italiana, « A destare gravi perplessità la carenza di documenti di bonifica sui mezzi provenienti da esercitazioni militari condotte in aree potenzialmente contaminate, la mancanza di trasparenza sul contenuto dei container, l'assenza di informazioni puntuali alle autorità di controllosulla natura militare del carico identificato, invece, commerciale. Il Gap ha anche depositato un esposto in procura e richiesto l'accesso agli atti, mentre la stessa amministrazione comunale si sarebbe rivolta al prefetto per dei chiarimenti».
Inoltre, lo sciopero e il presidio sarebbero stati "aggirati" facendo transitare i convogli militari dal porto turistico. Circostanza che ha alimentato ulteriori interrogativi. Come spiega Grimaldi, per ostacolare il passaggio degli armamenti, Gap - Gruppo Autonomo Portuali e l'Usb - che ha indetto uno sciopero il 12 maggio - «Hanno promosso un presidio al Varco Valessini. Tuttavia, nel tentativo di aggirare la mobilitazione, i convogli militari sono stati fatti transitare dal porto turistico, modalità che solleva gravi interrogativi sotto il profilo della sicurezza e della legalità».
Su questo, il Gap ha depositato un esposto in procura e ha richiesto l'accesso agli atti, coinvolgendo Autorità Portuale, capitaneria di porto, prefettura e sindaci.
Il deputato di Sinistra Italiana AVS evidenzia che «Anche l'Amministrazione comunale avrebbe avanzato richiesta di chiarimenti al prefetto, in coerenza con la mozione del Consiglio Comunale del 2021 contro il traffico di armi in porto e per la tutela dell'obiezione di coscienza dei lavoratori» e conclude chiedendo al governo «Come sia possibile che mezzi impiegati in operazioni militari e diretti verso Camp Darby, una delle più grandi basi logistiche Usa in Europa, siano classificati come commerciali; quali misure intenda adottare il Governo affinché, nel rispetto dell'art. 11 della Costituzione, i lavoratori della logistica e dei trasporti siano informati, formati e tutelati nel loro diritto all'obiezione di coscienza».
Sinistra italiana- Avs chiede agli enti preposti «Un'attenzione massima nella convinzione che il porto di Livorno non possa essere ridotto a crocevia opaco di traffici bellici».
