Maleodoranze ad Arezzo, si è conclusa l’indagine olfattometrica commissionata dal Comune
Il Comune di Arezzo ha presentato stamani i risultati dell’indagine olfattometrica condotta sul territorio da Ecol studio – dal 2 aprile 2024 al 31 marzo 2025 – coinvolgendo le frazioni di San Zeno, Le Poggiola, Ponte a Chiani, Ruscello, Battifolle e Olmo, attraverso il metodo Field Inspection - metodo a griglia, conforme alla norma europea UNI EN 16841-1:2017.
Il monitoraggio ha previsto l’impiego di valutatori addestrati che hanno rilevato, in campo, la frequenza di percezione dei vari odori oggetto di monitoraggio nell’arco delle 24 ore e in diverse condizioni stagionali.
«Lo studio, commissionato dall’Amministrazione comunale, che prevede l’utilizzo di una metodologia scientifica riconosciuta a livello europeo accompagnata anche dal coinvolgimento attivo della popolazione – ricorda l’assessore Marco Sacchetti – ha permesso di ottenere un quadro oggettivo dell’esposizione odorigena su una parte del nostro territorio e dal quale in un recente passato sono giunte tantissime segnalazioni di odori molesti. I risultati raccolti dallo studio saranno messi a disposizione di tutti gli enti competenti in materia di ambientale e salute».
Lo studio è stato commissionato a valle di maleodoranze divenute anche oggetto di un esposto in Procura, un problema che alcuni cittadini attribuiscono all’attività del Polo impiantistico di San Zeno gestito dalla partecipata pubblica Aisa impianti, che svolge un ruolo essenziale nel gestire e valorizzare i rifiuti di derivazione urbana.
«Nel complesso – spiegano dal Comune – l’area di indagine che presenta la maggiore esposizione olfattiva è la porzione meridionale della griglia di misura predisposta sul territorio comunale, tra la località di Ponte alla Nave e l’area industriale di San Zeno. Su quest’area di territorio sono stati percepiti tutti gli odori, fatta eccezione per gli odori di fognatura e asfalto, i quali sono limitati alla parte settentrionale della griglia».
Sebbene non via siano a livello nazionale limiti normativi di concentrazione di odore in aria lo studio riporta anche un confronto tra l’indice qualitativo di esposizione olfattiva ed i limiti di accettabilità previsti dalle linee guida tedesche sull’odore in aria ambiente “Guideline on Odor in Ambient Air – GOAA”.
«Questa iniziativa nasce da un’attenzione concreta alla qualità della vita dei nostri cittadini – conclude il sindaco Alessandro Ghinelli – Attraverso un approccio scientifico abbiamo voluto dare seguito alle segnalazioni provenienti da alcune aree del nostro territorio. I risultati emersi ci consentono di determinare la diffusione degli odori di vario tipo con rilevazioni di percentuali relativamente modeste. Di questi risultati adesso saranno portati a conoscenza gli Enti che hanno titolo per dare eventuali disposizioni, ovvero Asl, Arpat, e Regione Toscana».
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