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Servizi ambientali e inclusione sociale: in Toscana un euro speso ne vale fino a 2,36

Sei Toscana, Iren, Legacoop e COOB presentano a Siena uno studio sull’impatto sociale dei servizi ambientali affidati alle cooperative
 |  Toscana

Non solo raccolta rifiuti e igiene urbana: in Toscana la gestione ambientale può diventare anche uno strumento concreto di inclusione sociale, capace di generare valore economico e coesione. È quanto emerge da uno studio presentato a Siena durante il convegno “Cooperazione sociale e servizi ambientali: valore per il territorio e per le comunità”, promosso da Sei Toscana – Gruppo Iren insieme al Consorzio COOB, con la partecipazione di Legacoop Toscana.

Secondo i dati, ogni euro investito nei servizi ambientali affidati a cooperative sociali produce un ritorno sociale tra 1,81 e 2,36 euro. Un risultato misurato con il metodo SROI (Social return on investment), applicato per la prima volta in Toscana ai servizi forniti dalle cooperative Betadue e Melograno nei comuni di Terranuova Bracciolini e Follonica.

L’analisi ha messo in luce risultati concreti in termini di inclusione lavorativa, qualità della vita dei lavoratori, attenzione all’ambiente e coesione sociale, offrendo uno strumento replicabile su scala territoriale più ampia.

«Questo studio conferma la validità del nostro approccio integrato – ha commentato Alessandro Fabbrini, presidente di Sei Toscana –. Coniughiamo la qualità del servizio ambientale con l’impegno per l’inclusione sociale, rafforzando il legame con i territori. Siamo orgogliosi di essere apripista in questo modello di economia circolare e cooperativa».

A dare forza all’iniziativa c’è il protocollo d’intesa siglato due anni fa tra Sei Toscana, Iren, Legacoop e COOB: un patto operativo per valorizzare l’azione delle cooperative sociali nei 104 comuni dell’ATO Toscana Sud, che comprende le province di Arezzo, Grosseto, Siena e parte della Val di Cornia.

«Il valore generato dalla cooperazione sociale va oltre l’aspetto economico – ha dichiarato Gianni Autorino, responsabile del dipartimento Welfare di Legacoop Toscana – Si traduce in dignità, relazioni, cittadinanza attiva. Misurarlo con strumenti solidi come lo SROI ci permette di affermarne il peso strategico per il futuro del welfare territoriale».

Un approccio che, secondo Iren, può essere esteso anche altrove. «L’esperienza toscana rappresenta un caso di eccellenza – ha sottolineato Eugenio Bertolini, AD di Iren Ambiente –. Come Gruppo Iren vogliamo continuare a investire in percorsi che mettano al centro le comunità, integrando ambiente, sociale e innovazione».

La sfida ora è nel rendere strutturale un modello che ha dimostrato di funzionare, evitando che resti confinato a sperimentazioni isolate.

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Vincenza Soldano

Vincenza per l’anagrafe, Enza per chiunque la conosca, nasce a Livorno il 18/08/1990. Perito chimico ad indirizzo biologico, nutre da sempre un particolare interesse per le tematiche ambientali, che può coltivare in ambito lavorativo a partire dal 2018, quando entra a fare parte della redazione di Greenreport.it