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Servizio idrico integrato, la Toscana premiata dall’Arera con 14 milioni di euro

Spicca in particolare il gestore Nuove Acque, che ha ottenuto oltre 6 milioni di euro ed è ai vertici nazionali per la gestione delle perdite idriche e dei fanghi di depurazione
 |  Toscana

L’Autorità nazionale di regolazione per energia, reti e ambiente (Arera) ha assegnato 15,3 mln di euro in premialità e 1,3 mln in penalità – ovvero circa 14 mln euro di premi al netto delle penali – ai gestori del servizio idrico integrato in Toscana.

È quanto dichiara l'Autorità idrica toscana (Ait), ovvero l’ente pubblico rappresentativo di tutti i Comuni toscani che ha in carico le funzioni di programmazione, organizzazione e controllo sull'attività di gestione del servizio idrico integrato.

Arera ha infatti approvato risultati finali dell’applicazione del meccanismo incentivante della Regolazione della qualità tecnica (Rqti) con riferimento al biennio 2022-23: per ciascuno dei macro-indicatori di qualità tecnica di riferimento (da M1 a M6), Arera fissa obiettivi di mantenimento o miglioramento, differenziati in base alle condizioni di partenza della gestione, che alla fine del biennio generano premialità o penalità.

In particolare, per la classe A (cioè quella ottimale) il meccanismo incentivante di Arera prevede nel biennio un obiettivo di mantenimento, e per le classi inferiori un obiettivo di miglioramento del macro-indicatore gradualmente più performante via via che si passa dalla classe B (buona) alla classe E (scarsa).

Per le penali quasi il 70% dell’importo complessivo, deriva dal mancato raggiungimento dell’obiettivo di riduzione delle perdite idriche previsto al 31/12/23 (M1) per i gestori Gaia, Geal e Asa anche se, rispetto a tale indicatore, molto è stato recuperato nel 2024 ed è previsto un forte impulso alla riduzione delle perdite grazie ai progetti finanziati dal Pnrr, ancora in corso di realizzazione (alcuni già finiti).

Per quanto riguarda le premialità, spicca in particolare il gestore Nuove Acque, che ha ottenuto più di 6,4 mln € di premialità classificandosi tra l’altro in prima posizione nazionale sia per il raggiungimento dell’obiettivo di mantenimento della classe A (ottimale) riguardo alle perdite idriche, sia per la riduzione del quantitativo dei fanghi smaltiti in discarica, e risultando nella classifica dello Stadio V – ovvero la classifica del livello di eccellenza con riferimento a tutti i macro-indicatori – in quinta posizione nazionale.

Per quanto riguarda le ulteriori eccellenze toscane, Acquedotto del Fiora è risultato in terza posizione nazionale per il raggiungimento dell’obiettivo di miglioramento delle interruzioni del servizio idrico, mentre il gestore Asa è stato valutato in seconda posizione nazionale per il miglioramento della qualità dei reflui.

Redazione Greenreport

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