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Economia circolare e rispetto del paesaggio sono stati il connubio vincente

Altro che Nimby, è in Toscana il biodigestore migliore al mondo

L’impianto delle Cortine, realizzato da Sienambiente, premiato a Birmingham. Scarpelli: «È un grande riconoscimento»
 |  Toscana

Ieri sera in cima al podio del World biogas expo di Birmingham, la principale fiera mondiale del biogas, c’era una realtà toscana: la partecipata pubblica Sienambiente, che col suo nuovo biodigestore realizzato ad Asciano (SI) ha vinto il primo premio dell’Ad & Biogas Industry Awards 2025 come miglior impianto al mondo nella categoria impianti superiori a 1 MW: il verdetto è stato stabilito da una commissione di giudici esperti del settore del biogas, che hanno valutato oltre 100 candidature.

Si tratta di un riconoscimento che premia il revamping da oltre 40 mln di euro dell’impianto delle Cortine, completato nel 2024, con investimenti indirizzati soprattutto nel biodigestore costruito dall’azienda Entsorga Italia: a fare la differenza per la premiazione è stato l’approccio progettuale e l’inserimento nel contesto paesaggistico, a dimostrazione che – in barba alle sindromi Nimby e Nimto – gli impianti dell’economia circolare, se ben progettati, possono benissimo essere inseriti anche in territori di pregio.

“I diversi aspetti e soluzioni tecnologiche integrate in un unico impianto in grado di catturare anche l’anidride carbonica costituiscono un’unicità e un modello di efficacia a livello globale – si legge infatti nelle motivazioni del premio – Nella valutazione della Commissione è stato tenuto conto anche del positivo inserimento dell’impianto in un contesto ambientale e storico di pregio e del massimo rispetto a livello paesaggistico dell’area delle Crete senesi”.

Alle Cortine, grazie al processo di biodigestione anaerobica, 41.000 tonnellate di rifiuti organici provenienti da raccolta differenziata della Provincia di Siena vengono valorizzate, in un’ottica di economia circolare, attraverso la produzione di circa 2.500.000 Nm3/anno di biometano, pari al fabbisogno annuo di 1.800 famiglie. Un altro prodotto importate della lavorazione effettuata è il compost: al termine del processo di biodigestione anaerobica il materiale viene infatti utilizzato per la produzione di un ammendante adatto all’agricoltura biologica per migliorare la fertilità dei terreni. Il sistema, secondo i principi di economia circolare, permette anche la cattura di 3.500 tonnellate all’anno di CO2 destinate a usi alimentari.

«È un grande riconoscimento per il nostro impianto che ci gratifica e che conferma la validità della scelta strategica e industriale che abbiamo fatto e sulla quale abbiamo decido di investire – commenta il presidente di Sienambiente, Tiziano Scarpelli – Siamo veramente onorati del premio e della valutazione della Commissione internazionale. Si tratta di un risultato che pone questo impianto nella direzione della transizione ecologia come un punto di riferimento e come un’eccellenza a livello mondiale per l’innovazione in campo ambientale e la produzione di energia da fonti rinnovabili».

Redazione Greenreport

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