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È l’unica azienda del settore ambientale tra le prime 25, e la prima in assoluto in Toscana

Campioni della sostenibilità, Alia al 21esimo posto nella classifica nazionale Affari & Finanza

Irace: «Il risultato premia il percorso strategico avviato da Alia sul fronte della transizione ecologica, della qualità dei servizi e dell’innovazione responsabile»
 |  Toscana

Affari & Finanza (La Repubblica) ha pubblicato oggi, in collaborazione con l’Istituto tedesco qualità e finanza (Itqf), la classifica aggiornata a livello nazionale dei “Campioni della sostenibilità”, che valorizza le imprese italiane più sostenibili: tra queste spicca la toscana Alia Plures, che si posiziona al 21° posto assoluto con un punteggio di 83,68 su 100.

«Il risultato – commenta Alberto Irace, amministratore delegato di Plures – premia il percorso strategico avviato da Alia sul fronte della transizione ecologica, della qualità dei servizi e dell’innovazione responsabile, in linea con il nuovo piano industriale e con gli obiettivi europei di sostenibilità. La missione di Alia – e con la nascita di Plures lo sarà sempre di più – è profondamente cambiata in questi anni. Non siamo e non ci percepiamo più come semplici smaltitori di rifiuti, ma come una piattaforma che promuove la sostenibilità per cittadini e imprese».

Lo studio ha analizzato oltre 2400 aziende attive in Italia, selezionando le prime 300 in base a rigorosi criteri Esg (ambientali, sociali e di governance). La metodologia si basa su sondaggi indipendenti rivolti a dipendenti, consumatori ed esperti del settore. Alia è l’unica azienda del settore ambientale tra le prime 25, e la prima in assoluto in Toscana, accanto a grandi nomi dell’industria e dei servizi come Scavolini, Webuild, Enel green power, Bosch, Cnh Industrial e Luxottica.

Redazione Greenreport

Greenreport conta, oltre che su una propria redazione giornalistica formata sulle tematiche ambientali, anche su collaboratori specializzati nei singoli specifici settori (acqua, aria, rifiuti, energia, trasporti e mobilità parchi e aree protette, ecc….), nonché su una rete capillare di fornitori di notizie, ovvero di vere e proprie «antenne» sul territorio.