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Moria di pesci e schiuma nel Torrente Staggia, ipotesi inquinamento dopo il maltempo

Arpat indaga sulla possibile contaminazione da scarichi fognari attivati dalle piogge intense dopo la siccità
 |  Toscana

Nella mattinata di domenica 27 luglio, la sala operativa della Protezione Civile ha attivato ARPAT a seguito di una segnalazione di schiuma bianca e numerosi pesci morti, appartenenti a specie di piccola e media taglia (Barbo, Cavedano, Alborella), lungo un tratto del Torrente Staggia in località Campostaggia, a Poggibonsi.

Il personale del Dipartimento ARPAT di Siena ha effettuato un sopralluogo verificando la presenza di schiuma superficiale in fase residuale e fauna ittica morta, in un tratto localizzato del corso d’acqua. Al sopralluogo hanno partecipato anche i Carabinieri Forestali della Stazione di Colle di Val d’Elsa e la Polizia Provinciale.

Nel corso dell’intervento sono stati prelevati campioni di acqua per le analisi chimico-fisiche ed è stato percorso un tratto del torrente a monte del punto interessato al fine di individuare eventuali scarichi o fonti di contaminazione. L’ispezione non ha evidenziato criticità o scarichi anomali attivi.

Le analisi dei campioni idrici, attualmente in corso, forniranno elementi utili a comprendere le possibili cause del fenomeno. Una prima ipotesi – da confermare – attribuisce l’evento all’intenso temporale che si è verificato il giorno precedente a seguito di un periodo siccitoso, che ha provocato, mediante l’attivazione dei numerosi scaricatori di piena che insistono sulla rete fognaria in un breve tratto dello Staggia, la potenziale immissione nel torrente di elevato carico organico e residui di contaminazione stradale. Questo fenomeno, associato all’intorbidimento delle acque ed alla conseguente diminuzione della concentrazione di ossigeno disciolto, potrebbe aver determinato condizioni di ipossia responsabili della moria dei pesci per asfissia.

Ulteriori elementi utili alla comprensione dell’accaduto potranno emergere dalle analisi sui campioni ittici, a cura dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale.

ARPAT

L’Agenzia regionale per la protezione ambientale della Toscana (ARPAT), istituita con Legge regionale n. 66/1995, è attiva dal 1996 ed è stata riformata con Legge regionale n. 30/2009. Attraverso le proprie Strutture, dislocate in tutto il territorio regionale, ARPAT garantisce l'attuazione degli indirizzi regionali nel campo della prevenzione e tutela ambientale operando secondo quanto previsto nella Carta dei servizi e delle attività di ARPAT. L'Agenzia - dinamica e aperta alla partecipazione - opera al servizio delle istituzioni e della cittadinanza, uniformando l'azione allo scenario definito nella mission e nella vision.