Larderello “città utopica reale”. La geotermia potrebbe portare in Toscana un nuovo riconoscimento Unesco
Poco più di 121 anni fa, il 4 luglio 1904, il principe Ginori Conti accese le prime cinque lampadine grazie al vapore contenuto nel cuore della Terra: fu il primo caso al mondo in cui l’energia rinnovabile presente nel sottosuolo venne utilizzata per produrre elettricità.
Allora la geotermia era già usata per impieghi industriali – un altro primato mondiale segnato a Larderello nel 1818, per estrarre acido borico –, ma quella fu l’inizio di una straordinaria storia di successi toscani che continua ancora oggi nel mondo e che continua a spingere lo sviluppo sostenibile a livello locale.
Oltre a soddisfare un terzo del fabbisogno elettrico regionale e a rappresentare più del 70% della produzione toscana da fonte rinnovabile, oggi la risorsa geotermica fornisce calore utile a riscaldare circa 13mila utenti, 26 ettari di serre e aziende agricole ed artigianali, alimentando anche un’importante filiera del turismo sostenibile con 60mila visite annue tra i poli museali, gli impianti, i percorsi di trekking tra le manifestazioni naturali dei territori geotermici.
Gli impianti geotermoelettrici gestiti in regione da Enel green power sono attivi nelle province di Grosseto, Siena e Pisa, col cuore a Larderello, definita oggi da Annateresa Rondinella – storica dell'arte e componente della cattedra Unesco “Sustainable energy communities” dell’Università di Pisa – come «una “città utopica reale”, dove energia, comunità e paesaggio si intrecciano da oltre un secolo. Come Ivrea per l’industria, anche la geotermia toscana potrebbe ambire a un riconoscimento Unesco come modello unico di innovazione e sostenibilità».
Non sarebbe la prima volta, dato che l’Organizzazione dell’Onu per l'educazione, la scienza e la cultura – l’Unesco appunto – ha già riconosciuto ampiamente il valore della geotermia toscana. È infatti utile ricordare che in Italia esistono solo 10 geoparchi riconosciuti dall’Unesco, e quello delle Colline metallifere (dal 2015) è uno di questi: un’eccellenza che parla soprattutto di geotermia, dato che il più rilevante geosito di importanza internazionale (Gir) è rappresentato dal Parco naturalistico delle Biancane