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Allerta meteo, in Toscana resta codice giallo fino alla mattina di venerdì 22 agosto

Rischio idrogeologico-idraulico del reticolo minore e temporali forti sulle zone centro-occidentali, costa e isole
 |  Toscana

Dopo una notte di tempesta con oltre 100mila fulmini in dodici ore, la Sala operativa unificata della Protezione civile toscana (Soup) ha diramato una nuova allerta meteo: un codice giallo per rischio idrogeologico-idraulico del reticolo minore e temporali forti sulle zone centro-occidentali, costa e isole valido dalle ore 20 di oggi fino alle 8 di domani.

Sulla regione c’è infatti ancora instabilità meteorologica a caratterizzare la giornata di oggi e rimarrà fino alla mattinata di domani, venerdì 22 agosto.

Come comportarsi? I consigli del Centro per la protezione civile dell’Università di Firenze

Codice allerta GIALLO per Rischio idrogeologico, idraulico e temporali forti

Sono previsti eventi intensi, localmente pericolosi, ma spesso è difficile prevedere con precisione dove si manifesteranno. Sono tipicamente associati a forti temporali o a forti perturbazioni di breve durata.

Possono verificarsi allagamenti localizzati delle strade, sottopassi, aree depresse, dovuti alla crisi del sistema fognario e dei corsi d’acqua minori. Inoltre, frane superficiali e colate di fango improvvise. In caso di temporali inoltre fulmini, grandine, vento forte, caduta di rami e tegole.

Come comportarsi

  • Tenersi aggiornati sull’evoluzione delle condizioni meteo tramite radio, TV, siti web istituzionali.
  • Fare attenzione alle attività all’aperto, in particolare in presenza di alberi e strutture temporanee o pericolanti.
  • Guidare con attenzione, in particolare nei tratti esposti a frane e caduta massi
  • Fare molta attenzione agli attraversamenti dei corsi d’acqua (ponti o guadi) e alle zone depresse (sottopassi, zone di bonifica).

Redazione Greenreport

Greenreport conta, oltre che su una propria redazione giornalistica formata sulle tematiche ambientali, anche su collaboratori specializzati nei singoli specifici settori (acqua, aria, rifiuti, energia, trasporti e mobilità parchi e aree protette, ecc….), nonché su una rete capillare di fornitori di notizie, ovvero di vere e proprie «antenne» sul territorio.